Rav Toaff, un amico
Non ci si sorprenda se ho appreso la scomparsa di Rav Elio Toaff come la perdita di un amico.
In questo caso si avverte il termine di una relazione che, malgrado la differenza di età e di attività professionale, permette di sentire una vicinanza, una analogia di comportamenti, una somiglianza di reazioni alle domande e alle azioni del prossimo che possono esprimersi con un solo giudizio: al suo posto non avrei potuto fare di meglio.
Ricordo di lui il sorriso, la tranquilla risata di uno che sa raccomandarti di fare qualcosa, senza mai imporre, senza minacciarti punizioni o condanne morali, ma semplicemente sapendo starti vicino.
Sapeva amare il prossimo, una qualità questa che appare banale ma che deriva da una saggia comprensione e dal suggerimento amichevole di riconoscere in ciascuno delle buone qualità – e nel riuscire a farle emergere per rendere la vita più gradevole, più utile e piena di significato.
יהא זכרונו ברוך
Amos Luzzatto
(22 aprile 2015)