libertà…
” …ed è pur detto (a nome di Rabbi Yeoshua ben Levi): Le tavole della Torah sono opera di Hashem e lo scritto è scrittura di Hashem scolpita sulle tavole ( Esodo 32, 16). Non leggere charut (scolpito) ma cherut (libertà) perché è veramente libero se non colui che si occupa della Torah…” Massime dei padri cap. VI, 2.
Libertà come occupazione ed osservanza, come rispetto etico, come legame tra le parole ebraiche di cherut חרות ed achraiut אחריות (responsabilità), tra la mia privata esistenza ed il dovere di rispetto ed esistenza dell’altro, libertà come arma di difesa per l’intero mondo e non come offesa per nome e conto delle mia bandiera privata. Esiste messaggio ebraico più sensato per questo nostro mondo alla disperata deriva in uno Shabbat che cade nel 25 Aprile?
Pierpaolo Pinhas Punturello
(24 aprile 2015)