Matrimoni misti
“Unioni e matrimoni misti. La convivenza possibile fra persone di culture e religioni diverse” è il tema del convegno cui ha partecipato rav Riccardo Di Segni come esponente della religione ebraica. il Rav provoca subito con una domanda: “Sono forse i matrimoni misti la soluzione a una convivenza tra culture diverse? L’ebraismo è un progetto educativo; esso si deve trasmettere perché abbia veramente senso. Per questo il matrimonio misto – a meno che il partner non ebreo accolga il progetto educativo ebraico – costituisce un problema: non per un fatto ideologico o perché sia un valore l’omologazione, ma al contrario, perché, a livello pratico, mette a rischio questa trasmissione che è la continuità di un’identità minoritaria come quella ebraica. Questo progetto è ciò che permette di portare avanti la propria diversità, soprattutto in mezzo agli altri. Sollecitare il matrimonio misto significherebbe quindi aspirare a una società abitata un giorno non tanto da persone, culture e religioni diverse – come giusto che sia – ma da tutti uguali.” Credo che se abbandoniamo la retorica, il pregiudizio e le ideologie per calarci umilmente nella realtà e nel senso delle cose, forse capiremmo più serenamente anche il significato di quelle ‘regole’ che ci sembrano più dure. E poi dipende sempre da quello che ognuno vuole portare avanti.
Ilana Bahbout
(24 aprile 2015)