Ferrara – La grande festa del libro
Centinaia di ferraresi ad accogliere una nuova edizione della Festa del libro ebraico in Italia, apertasi ieri sera con l’orgoglio del suo presidente Riccardo Calimani che, dal palco allestito al Chiostro di San Paolo, ha sottolineato come punto d’onore il fatto che la manifestazione “marci ormai con le sue gambe”. Al suo fianco il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani, il rabbino capo Luciano Caro, il consigliere parlamentare Daniele Ravenna, l’assessore regionale Massimo Mezzetti.
Punto di partenza della Festa, anche in virtù della data di inaugurazione, l’avvio di una riflessione ad ampio raggio sul valore della libertà, sulla coscienza antifascista e sulla consapevolezza storica della cittadinanza italiana. “Siamo sicuri che questa Liberazione sia davvero autentica e profonda?” si è chiesto Calimani facendo riferimento ad alcune controverse vicende dell’attualità, non ultima la decisione della Corte Costituzionale di mantenere il busto che celebra il suo presidente Gaetano Azzariti, che fu a capo tra gli altri del Tribunale della Razza fascista.
Duplice “l’omaggio alla libertà” proposto ieri sera: con un concerto del gruppo torinese Mishkalè nei suggestivi spazi del Chiostro, e con una passeggiata nei luoghi della memoria ferrarese proposta dalla Fondazione Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah che si è conclusa con una visita alla mostra “Torah, fonte di vita”, curata da Sharon Reichel nei locali dell’ex carcere di via Piangipane.