Al fianco di Alyn, per la solidarietà
Trentesima assemblea annuale dei soci dell’associazione “Amici di Alyn” in Comunità. Ad aprire l’incontro Aldo Izzo, presidente nazionale, con un’ampia relazione generale e finanziaria relativa al 2014. “Un anno proficuo e fortunato”, ha spiegato Izzo citando la significativa somma raccolta (410mila euro) e ricordando i vari fattori che hanno concorso a questo risultato, tra cui la vendita di un immobile lasciato in eredità a Genova nel recente passato (donazione Lidia Lattes Rossi).
Un ulteriore elemento che ha contribuito l’incontro presso la scuola elementare Umberto I di Roma con protagonista Maurizio Della Seta, che ha potuto raccontare agli studenti la sua esperienza di scolaro cacciato dall’aula a seguito dell’emanazione delle leggi razziste. Altri eventi di nota sono stati lo spettacolo “Infant Eyes, Arte contemporanea in scena per Alyn” al Teatro Franco Parenti di Milano, ideato e realizzato da Rosana Rosatti e il Concerto corale pro Alyn organizzato a Trieste da Antonio Tirri.
È invalso poi l’uso, in tutta Italia, in occasione di nascite, benè mitzvà, matrimoni, compleanni e anniversari di non chiedere regali, ma solo e unicamente donazioni ad Alyn. Lo stesso avviene in tristi e dolorose circostanze: generose, a volte, generosissime offerte vengono devolute ad Alyn – è stato infatti ricordato – in memoria di parenti, amici, conoscenti.
Com’è ormai più che trentennale consuetudine, Izzo, ha letto i nomi dei principali donatori nonché i nomi posti sulle “Foglie dell’Albero della Vita”. A cura di Marino Veronese, presidente del collegio sindacale, il riepilogo della contabilità 2014 che registra, attraverso accurati grafici e diagrammi, la situazione economica.
Amici di Alyn, ha ricordato Izzo, venne fondato il 15 Maggio 1984 da Luciana Bassi Sullam, per vent’anni prima presidente, ed è l’unica istituzione nazionale che fa capo ad esso con più di 500 soci.
Ospite anche il rabbino capo Scialom Bahbout, intervenuto sulla parashà della settimana. “Non maledire il sordo”, “Non porre ostacoli davanti al cieco”: ovvero aiuta chi ha bisogno di essere aiutato, con riferimento a quanto Alyn cerca di fare per aiutare i bimbi d’ogni etnia e fede religiosa, ricoverati nella loro struttura.
In chiusura l’atteso discorso di Brenda Hirsch, direttrice generale di Alyn per le risorse, per lo sviluppo dell’ospedale, per le pubbliche relazioni, venuta, come tutti gli anni, per presenziare all’assemblea. Discorso, assai coinvolgente, tradotto, da Anna Vera Sullam, con fedeltà e calore umano. Si sono poi spente le luci ed è stato proiettato un video che riassume le storie di bambini e ragazzi di Alyn. Immagini di prima e dopo la cura. Ragazzini e ragazzi restituiti al mondo della scuola, al mondo del lavoro, padri e madri di famiglia tornati a vivere in società.
Michael Calimani
(12 maggio 2015)