parole…

Una della caratteristiche del sapiente, secondo una mishnah di Avot letta ieri, è “non entrare dentro le parole di un’altra persona”. Può significare non interrompere chi sta parlando. O, con maggior senso, non pretendere di aver capito le sue parole prima che le abbia compiutamente espresse.

Benedetto Carucci Viterbi, rabbino

(17 maggio 2015)