… Grecia

Il caso greco, di cui si vivono le ennesime ore decisive e che potrà avere enormi conseguenze per l’intera economia mondiale, è un classico esempio di trionfo dell’ideologia sulla realtà. Le previsioni di crescita nell’ultimo documento di Economia e Finanza del governo Samaras si attestavano intorno al 2.9% del PIL, certo un semplice analgesico per un tessuto economico che, dal 2007 in vanti, ha perso il 25% della propria capacità industriale. A maggio, il governo Tsipras stima una crescita annuale dello 0,8%, che l’Unione Europea fissa invece allo 0,5%. La causa? La fuga di capitali, che ha innescato un calo delle entrate e ha portato il Paese verso una crisi di liquidità senza precedenti. Tutte cose ampiamente previste dai vari osservatori internazionali e che si scaricheranno sui cittadini, i quali hanno, del resto, le loro responsabilità. Sono gli effetti di una lettura della realtà attraverso assurde e anacronistiche lenti ideologiche, che avrebbero dovuto far riflettere i promotori solo per l’inquietante vicinanza con le ricette proposte dall’estrema destra più becera. “Se potessi mangiare un’idea…”, diceva il compianto Giorgio Gaber.

Davide Assael, ricercatore

(20 maggio 2015)