Venezia – Cinquecento anni del Ghetto, memoria e progetti internazionali
Istituito il 29 marzo 1516 durante il dogado di Leonardo Loredan, l’antico Ghetto di Venezia – un tempo area di soprusi e sopraffazione, oggi straordinario luogo di incontro tra ebrei veneziani e cittadinanza – si appresta a tagliare il traguardo del mezzo millenio di vita. Un appuntamento in vista del quale fervono i preparativi, ad alti livelli e con prestigiose collaborazioni internazionali in divenire.
Se ne parlerà domani in occasione di una conferenza stampa convocata presso la sinagoga Canton della città lagunare (il via alle 12). Porteranno un saluto il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, il presidente della Comunità ebraica di Venezia Paolo Gnignati, la direttrice del comitato scientifico per i 500 anni del Ghetto Donatella Calabi. Seguiranno gli interventi del presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia Walter Hartsarich, della direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli, del sovrintendente del Teatro La Fenice Cristiano Chiarot, del direttore di Venetian Heritage Toto Bergamo Rossi e del presidente dell’Associazione Veneziana Albergatori Vittorio Bonacini.
In vista del cinquecentenario ad essere ricordato il fondamentale contributo del comitato “I 500 anni del Ghetto di Venezia” costituito nell’agosto 2013 e presieduto da Paolo Gnignati. Obiettivo primario l’organizzazione e promozione di manifestazioni e iniziative culturali ed artistiche volte ad approfondire, divulgare ed elaborare creativamente i temi collegati al quartiere “attraverso progetti che affrontino temi di interesse internazionale, nazionale e cittadino”. Secondo lo statuto del comitato, la testimonianza e il ricordo dei cinquecento anni di esistenza del Ghetto avranno anche la finalità “di trasmettere un messaggio di pace”.
(20 maggio 2015)