Israele – L’opinione dell’Economist La diplomazia da rilanciare
Cambiare strategie diplomatiche per non rischiare di indebolire i rapporti con le diplomazie estere, in alcuni casi già molto difficili. È quanto scrive l’autorevole rivista britannica The Economist in merito alla gestione delle relazioni internazionali da parte del nuovo governo di Israele. Secondo l’Economist infatti non si preannuncia una stagione facile per il Primo ministro Benjamin Netanyahu dal punto di vista dei rapporti diplomatici. Primo ostacolo, l’iniziativa francese di riconoscere uno Stato palestinese, poi il possibile boicottaggio nell’Unione europea di prodotti realizzati negli insediamenti, e in conclusione la richiesta palestinese di sospendere il calcio israeliano dal partecipare alle manifestazioni internazionali. E mentre l’articolo analizza questi tre punti, funzionari del governo di Gerusalemme parlano – proprio sul fronte diplomatico – di una disponibilità del premier Netanyahu a riaprire i negoziati con i palestinesi. Secondo quanto riporta Haaretz, durante il recente incontro a Gerusalemme con Federica Mogherini, capo della politica estera dell’Unione europea, Netanyahu avrebbe proposto di riprendere le trattative, anticipando l’idea di mantenere alcuni dei territori ottenuti da Israele dopo il 1967, lasciandone altri al controllo palestinese. L’agenzia Reuters, dopo aver parlato con fonti vicine alla Mogherini, parla di un cambiamento da parte del Primo ministro israeliano sul fronte internazionale, accolto positivamente ma considerato ancora non sufficiente da alcune diplomazie occidentali.
(26 maggio 2015)