Qui Aosta – Nel nome di Emanuele ed Ennio

IMG_7796Intellettuali, antifascisti, oppositori senza tregua del regime. Due giovani vite spezzate prima di vedere il compimento del nuovo sogno democratico cui avevano concorso con la forza e il coraggio delle loro idee. Emanuele (1915-1944), torturato e ucciso alle Carceri Nuove di Torino. Ennio (1920-1940), scomparso tragicamente durante una gita in montagna.
A tre anni dall’approvazione all’unanimità di una mozione da parte del Consiglio comunale di Aosta, la locale cittadella dei giovani prende oggi il nome dei fratelli Artom, entrambi aostani, sottolineando con questa iniziativa la valenza straordinaria e universale del loro contributo. Un contributo che li portò, tra i molti impegni di una stagione breve ma intensa, ad organizzare un circolo culturale che fu un punto di riferimento per numerosi loro coetanei colpiti dai provvedimenti di persecuzione razziale e in cui furono scritte pagine di identità ebraica e militanza civile indimenticabili. Tra i protagonisti di quella stagione Annamaria e Primo Levi, Livio Norzi, Guido Bonfiglioli, Giorgio Segre, Franco Momigliano e Luciana Nissim.
Ed è a Emanuele, che aderì al Partito d’Azione nel 1943, che si deve la stesura di uno dei diari più accurati e significativi sulla memorialistica partigiana in Italia. Una pagina sempre viva, come testimonia la marcia che ogni anno lo ricorda nelle strade del centro di Torino.
IMG_20150527_181541“Una scelta migliore non vi sarebbe potuta essere. Negli scritti e con il loro esempio di vita integerrima spesa al servizio degli ideali di giustizia e libertà questi due giovani intellettuali ebrei antifascisti ci hanno infatti lasciato in eredità un grandissimo insegnamento morale e civile” afferma commosso il presidente della Comunità ebraica torinese Dario Disegni, che ha partecipato allo svelamento della targa.
Ad intervenire anche il sindaco di Aosta Fulvio Centoz e Paolo Momigliano Levi, promotore dell’iniziativa in qualità di consigliere comunale. Significativo lo stralcio del diario riportato sulla targa, in cui si legge: “La creazione scaturisce dalla crisi e la crisi è dubbio e tormento, senza il dubbio e senza il tormento si è delle creature infelici”. A chiusura dell’evento la proiezione del documentario “Emanuele Artom, il ragazzo di via Sacchi”.

a.s twitter @asmulevichmoked

(28 maggio 2015)

(Nell’immagine in alto Dario Disegni, presidente della Comunità ebraica di Torino; Fulvio Centoz, sindaco di Aosta; Paolo Momigliano Levi, consigliere comunale uscente del gruppo Sinistra per la città; Andrea Paron, assessore alla Cultura fino al 10 maggio e attuale assessore all’Istruzione)