…Isis

Europa inerte davanti all’avanzata dell’Isis? Non tutta. Cristiano Preiner ci informa dell’invio di truppe nel Kurdistan iracheno da parte del governo magiaro di Victor Orban.
La motivazione ufficiale è presto detta: “L’Ungheria deve agire per proteggere i valori dell’Occidente ed essa stessa considera la partecipazione a questa missione una parte importante della sua identità occidentale”, spiega lo stesso Orban, in altri momenti in aperto contrasto con il sistema di valori di cui oggi si dichiara difensore solo per fini di politica interna. Ma, la notizia che più inquieta è l’ormai ufficiale presenza Isis nella striscia di Gaza, dove si profila uno scontro all’ultimo sangue con Hamas, con cui insiste nel voler trattare Bibi Netanyahu. Ma trattare con Hamas può garantire, oggi, la sicurezza di Israele? Oppure sarebbe meglio perseguire l’obiettivo dei due Stati per svuotare i bacini da cui attinge la propaganda delle più svariate sigle terroristiche? Il Medio Oriente sta cambiando, speriamo che il governo israeliano non sia l’ultimo ad accorgersene.

Davide Assael, ricercatore

(3 giugno 2015)