J-Ciak – La furia di Brad
Lo avevamo lasciato, sei anni fa, che dava la caccia ai nazisti nei panni del tenente Aldo Raine in “Inglorious Basterds” di Quentin Tarantino. Lo ritroviamo ora in “Fury” alla guida di un tank che nella primavera del 1945 si fa strada nella Germania sconvolta dalla guerra. Questa volta Brad Pitt interpreta Don “Wardaddy” Collier, comandante di una squadra di cinque uomini che nel loro drammatico viaggio impareranno a conoscersi e, forse, a capirsi meglio.
Già campione del box office negli Stati Uniti, “Fury” diretto da David Ayer sta ripetendo l’exploit nelle sale italiane. Il successo è più che meritato, per un film di guerra solido che schiera un cast di tutto rispetto, segnalatosi per la presenza di ben quattro protagonisti ebrei – Shia LaBeouf, Logan Lerman, Jon Bernthal e Jason Isaacs – e perché durante le riprese LaBoeuf ha dichiarato di essersi convertito il cristianesimo grazie a Brad Pitt.
Se avete visto “Lebanon” (2009) di Shmuel Maoz sapete già di cos’è capace l’interno di un carrarmato. In quello spazio angusto, scomodo, claustrofobico le tensioni schizzano subito a livello di ebollizione. Chiusi in quei pochi metri insieme a dei perfetti sconosciuti mentre fuori infuria l’inferno, si va al disastro o a una nuova intimità.
Il tank guidato da Don “Wardaddy” Collier sfoggia una squadra del tutto eterogenea, nella migliore tradizione cinematografica. Ci sono Gordo di origini messicane; Bible (neanche a farlo apposta Shia LaBoeuf) che cita la Bibbia e ammonisce i compagni peccatori; Coo-Ass che arriva dal Sud ultrareligioso e Norman, il novellino che legge Hemingway e non sa nulla della guerra, a differenza dei compagni veterani.
Danniela Gross
(11 giugno 2015)
Il tank avanza a fatica, nello sforzo finale degli Alleati contro Hitler. David Ayer (“Training Day” e “Edge of Watch”) ci conduce di scena in scena, tenendo sempre accesa la tensione sia dentro sia fuori il carrarmato, dove imperversano scene di carneficina che richiamano alla memoria “Salvate il soldato Ryan”. E mentre gli uomini iniziano a legarsi di una ruvida camaraderie, la storia si avvia al suo drammatico epilogo. Un film da vedere, se amate il genere.