Pisa, la sinagoga riapre le porte

IMG_20150621_103809Torna alla sua antica bellezza la sinagoga di Pisa, reinaugurata oggi al termine di un lungo lavoro di restauro che ha restituito alla Comunità e alla cittadinanza la fruibilità di un gioiello della grande stagione architettonica dell’ebraismo italiano post-emancipazione (la firma dell’indimenticato Marco Treves). Una giornata di festa che ha visto raccogliersi nel Tempio, la cui inagibilità ha avuto inizio otto anni fa, rappresentanti delle istituzioni, rappresentanti del rabbinato e delle Comunità ebraiche, tanti comuni cittadini.
“Oggi il complesso sinagogale di Pisa viene restituito non solo alla Comunità ebraica, che dopo molti anni potrà finalmente utilizzare uno spazio fondamentale, per oltre quattro secoli al centro della vita comunitaria, ma anche alla città e a tutta la società, che ne potrà fruire nelle tante iniziative e di confronto che vengono portate avanti durante l’anno” ha sottolineato nel suo intervento il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna.
In Tempio, tra gli altri, il presidente dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia rav Giuseppe Momigliano, il rav Yair Didi, i consiglieri UCEI Dario Bedarida, Daniele Bedarida e Anselmo Calò, la presidente della Comunità ebraica di Firenze Sara Cividalli, il presidente della Comunità livornese Vittorio Mosseri, l’imam Mohammed Khalil.
A fare gli onori di casa Guido Cava, giunto al termine di un esteso mandato al vertice della Comunità pisana e pronto a passare il testimone nella consapevolezza “dell’importanza del risultato che oggi celebriamo”. Un risultato accolto con soddisfazione dal primo cittadino Marco Filippeschi, che ha sollecitato le comunità religiose del territorio a proseguire nell’impegno comune per il dialogo e la reciproca comprensione. Un impegno che, ha affermato, “sta dando a Pisa riscontri positivi”.
Fratellanza: questo il concetto chiave evocato da rav Luciano Caro, rabbino di riferimento per la realtà territoriale, a capo del comitato per l’inaugurazione della sinagoga di cui fanno anche parte Maurizio Gabbrielli, Andrea Gottfried, Paolo Piantanida, Arsenio Veicsteinas, Anna Deutsch Gottfried e Giacomo Schinasi. Proprio rav Caro ha officiato un momento di preghiera, particolarmente sentito da tutti i presenti, apertosi con la lettura di alcuni salmi. “Oggi questa comunità dà un forte segno di riaffermazione identitaria”, ha commentato il vice capo missione dell’ambasciata d’Israele in Italia Dan Haezrachy, mentre David Cassuto, già vicesindaco di Gerusalemme, si è soffermato sulla centralità della sinagoga nell’identità e nella vita ebraica.
IMG_20150621_122234Introdotti sul palco dal segretario comunitario Giacomo Schinasi, sono stati invitati a portare un saluto i rappresentanti delle diverse realtà (Arcus spa, Mibac-Ministero per i beni e le attività culturali, Fondazione Pisa e Fondazione Carismi) che hanno concorso al ripristino degli ambienti sinagogali. Ad intervenire anche Daniele Ravenna del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il presidente della commissione Istruzione Pubblica e Beni Culturali del Senato Andrea Marcucci e l’ex deputato Andrea Di Teodoro.
A guidare i presenti in visita negli spazi restaurati sono stati invece l’ingegnere Paolo Piantanida e l’architetto Maria Grazia Contarini. E numerosi sono stati (e altrettanti saranno nel pomeriggio) gli intermezzi musicali: protagonisti Daniele Bedarida, Piero Nissim, Enrico Fink, Alon Donitza, il coro Ernesto Ventura, la Balagan Cafè Orkestar. Nel pomeriggio, inoltre, il direttore de “Il Tempo e l’Idea” Bruno Di Porto traccerà una panoramica sulla storia della Comunità pisana.
Nel corso della cerimonia mattutina, condotta dalla giornalista Francesca Bianchi, sono stati inoltre letti i messaggi di saluto invitati dall’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto, dal parlamentare Emanuele Fiano e dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.

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(21 giugno 2015)