“Ti guariremo dall’omosessualità” Condannati i ciarlatani omofobi
Promettevano di “correggere” le pulsioni dei loro assistiti attraverso una terapia che, assicuravano, ne avrebbe segnato il distacco dall’omosessualità. Sono stati condannati da una corte del New Jersey perché la loro iniziativa è stata giudicata contraria alle leggi dello Stato.
È la sorte toccata ai fondatori e animatori di Jews Offering New Alternatives for Healing, associazione ebraica no profit che si attribuiva un patentino di scientificità ma dietro alla quale si celava invece un gruppo di ciarlatani che, tra l’altro, spingevano i propri clienti a prendere letteralmente a racchettate dei cuscini, in quanto rappresentazione simbolica di una madre che avrebbe instillato nel figlio i cromosomi dell’omosessualità.
A rivolgersi alla Jonah, acronimo dell’associazione, erano stati alcuni giovani dell’ambiente ebraico ortodosso, emarginati per le loro pulsioni e desiderosi di acquistare una diversa considerazione nel loro ambiente di riferimento.
Proponevano “nuove alternative” gli autori della truffa, ufficialmente riconosciuti come tali proprio nelle ore in cui la corte suprema degli Stati Uniti scrive una pagina di storia destinata a lasciare il segno nella grande democrazia americana.
“Molti nostri assistiti sono guariti e sono diventati eterosessuali. Una cifra stimabile tra il 65 e il 75 per cento”, ha affermato uno dei truffatori nel corso del processo.
La sentenza è stata accolta con favore dagli attivisti dei movimenti gay e lgbt. L’avvocato dell’accusa ha così commentato: “Si tratta di una sentenza che fa scuola e che mette a nudo il pregiudizio che avallerebbe una presunta ‘conversione’ scientifica dei gay. Un pregiudizio esattamente sovrapponibile a quello che alimenta l’omofobia e l’idea che gli omosessuali siano persone malate e da guarire”.
(Nell’immagine un testimone dell’accusa)
(28 giugno 2015)