Israele, Gentiloni in visita

rassegnaIl ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni incontrerà oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente Reuven Rivlin nel corso di una missione in Medio Oriente della diplomazia italiana. Della delegazione sbarcata a Tel Aviv fa parte anche il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. “Siamo qui per rilanciare il negoziato di pace” ha dichiarato Gentiloni, in visita ieri a Ramallah (Manifesto). L’arrivo del capo della Farnesina è coinciso con il fermo da parte delle autorità israeliane della barca svedese Marianne – una delle quattro della Freedom Flotilla – il cui intento era violare il blocco navale su Gaza. Gli attivisti sono stati condotti al porto militare di Ashdod (La Stampa). Intanto in Israele rimane alta la preoccupazione per eventuali attentati: ieri una donna palestinese ha accoltellato a Betlemme una soldatessa in un posto di blocco; la giovane è in condizioni stabili (Avvenire).

Nucleare iraniano, la firma non arriva. Scade oggi a mezzanotte il termine per la firma dell’accordo sul nucleare tra Iran e le potenze del 5+1 ma quella firma non ci sarà. Le parti sono ancora lontane e tre sono i punti chiave, secondo il Giornale, oggetto del contendere: la rimozione delle sanzioni, provvedimento che l’Iran vorrebbe fosse applicato subito mentre la controparte nega questa eventualità; gli Stati Uniti e i suoi alleati vogliono che Teheran garantisca libero accesso agli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ai siti nucleari iraniani mentre il regime degli Ayatollah si oppone; terzo e ultimo nodo, il limite da porre all’attività nucleare iraniana che, in caso di violazione dell’accordo, non permetterebbe a Teheran di dotarsi di un’arma nucleare prima di un anno (anche su questo punto il regime è contrario). L’amministrazione Usa guidata da Obama deve poi superare le preoccupazioni interne e degli alleati israeliani e sauditi che temono il rafforzarsi dell’Iran. Secondo il Sole 24 Ore, però, quest’ultimo sarebbe “l’attore meno irrazionale del Golfo” e non costituirebbe quindi un così grande pericolo.

I quaderni neri di Heidegger. Su Libero la difesa di Martin Heidegger da parte del figlio Hermann e dell’allievo Friedrich-Wilhelm von Herrmann contro le accuse di antisemitismo mosse al filosofo tedesco dopo la recente pubblicazione dei suoi famosi Quaderni neri a cura di Peter Trawny. Quest’ultimo, autore di Heidegger e il mito della cospirazione ebraica (Bompiani), è al centro della querelle con von Herrmann e il figlio di Heidegger, accusato dal primo di voler sfruttare “volutamente la ‘questione ebraica’ per i propri interessi di carriera”.

Egitto, ucciso il procuratore anti-Fratelli Musulmani. Hishman Barakat, procuratore incaricato di perseguire il movimento islamista dei Fratelli Musulmani, è stat ucciso ieri al Cairo in un attentato. Un auto imbottita di esplosivo è stata fatta saltare in aria al momento del passaggio di Barakat e della sua scorta. La situazione in Egitto, rileva il Corriere, è di grande tensione (oggi cade l’anniversario delle proteste contro Morsi) e le preoccupazioni arrivano anche dal Sinai, dove movimenti islamisti proclamano l’alleanza con lo Stato Islamico e minacciano la sicurezza del paese. Il Sinai “è un far west selvaggio”, il commento del premier israeliano Benjamin Netanyahu, preoccupato per quanto avviene sul confine sud con Israele.

Militia, “pene troppo miti”. “Per i capi di Militia pene troppo miti, ricorreremo in appello”, così la procura di Roma in merito alla condanna di alcuni esponenti del gruppo neofascista romano da parte di un tribunale della Capitale. I giudici non hanno ritenuto il gruppo perseguibile per associazione a delinquere, riducendo pertanto le richieste di condanna da parte de pubblico ministero. D’altra parte, il Tribunale non ha concesso agli imputati le attenuanti generiche “in ragione di un comportamento processuale del tutto privo se non di una resipiscenza, di almeno una riconsiderazione delle idee aberranti professate, al contrario ostentate e rivendicate anche con tratti di provocatoria supponenza” (Il Messaggero).

Grecia, neonazi anti-euro. Nella crociata greca contro l’austerità e contro la Germania, non c’è solo il leader della sinistra e primo ministro Alexis Tsipras. Come racconta il Fatto Quotidiano, un alleato inconsueto abbraccia le tesi di Tsipras: i neonazisti di Alba Dorata. Il governo ne condanna la violenza e tesi aberranti ma, afferma il Fatto, l’appoggio nero sulla battaglia legata all’euro fa comodo all’esecutivo.

Libri. La scrittrice croata Dasa Drndic oggi a Firenze, alle Murate, per presentare il suo romanzo Trieste, Bompiani (Repubblica Firenze). Sul Foglio presentato il libro di Gabriele Nissim La lettera a Hitler (Mondadori).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked

(30 giugno 2015)