…fiducia
Roderigo Lopez, medico della regina Elisabetta, fu celebre vittima di una montatura di palazzo messa in piedi contro di lui dal conte di Essex, che lo accusò di aver cercato di avvelenare la regina in combutta con gli spagnoli. Lopez era un ebreo portoghese convertito, probabilmente marrano, che sotto tortura confessò ogni cosa, e sul patibolo giurò fino alla fine il suo amore per Cristo e per la sua regina, fra le risate della folla divertita. Si dice che la regina ne abbia sofferto, perché poco convinta del suo tradimento. È simpatico, mentre ti stai consumando gli occhi su materiali d’archivio, scoprire che arrestato a gennaio del 1594, condannato a morte a febbraio e giustiziato (si fa per dire) il 7 giugno dello stesso anno, Lopez ebbe anche l’onore, a marzo, quindi dopo aver già ricevuto la sua dubbia condanna, di essere chiamato a corte, appositamente liberato dalla prigione, per curare la povera regina malata, che si supponeva egli avesse voluto avvelenare. La regina si fidava evidentemente solo di un medico portoghese, ebreo e traditore. Quando si dice la fiducia. Prima ti eliminano e poi si servono di te. A qualcuno di noi ricorda qualcosa. Vale la pena ricordare ai posteri la modalità della condanna per alto tradimento: impiccagione con un nodo corto, in modo che il condannato non morisse subito, ma avesse modo di assistere alla propria evirazione e al bruciamento del prodotto ormai inservibile, per poi ammirare le proprie viscere, uscite dal ventre apertogli davanti agli occhi, anch’esse bruciate sul falò, poi decapitato e, finalmente, squartato a colpi d’ascia. ‘Hanged, drawn and quartered’. E qui ci ha portato la storia. La figura di Shylock, due o tre anni dopo, ha anche questo ricordo bruciante alle sue spalle.
Dario Calimani, anglista
(30 giugno 2015)