risposte…

La Torah non riferisce in modo esplicito la vera natura dell’errore di Moshe quando colpisce la roccia per fa sgorgare l’acqua e soddisfare la sete del popolo. Sappiamo però che è in questa storia che va ricercato il motivo per il quale Moshe non entrerà in Eretz Israel. Quaranta anni prima si era avverata la stessa contestazione, in merito alla mancanza di acqua, e il nostro Maestro aveva saputo far fronte ai ribelli picchiando la roccia con il suo bastone. La seconda volta Moshe pensa di riproporre la stessa e identica risposta. Ha funzionato quella volta, funzionerà anche ora. Questa illusione è mortale. Quando presupponiamo di attivare in automatico soluzioni già sperimentate senza sforzarci di capire che è necessario cercare risposte nuove e originali, adeguate a ogni singola e specifica circostanza, rischiamo di diventare ripetitivi e non autentici. E quindi inadatti a essere delle guide.

Roberto Della Rocca, rabbino

(30 giugno 2015)