…morale

Claudio Magris ha ricordato mercoledì scorso sul “Corriere” che il «buon combattimento» morale esige dedizione esclusiva e che “senza quest’ultima, forse tanti non sarebbero morti per la libertà e per il bene degli altri”.
È un buon memento per due motivi. Il primo: combattere per la morale spesso è assorbito dentro la categoria di fanatismo. Il secondo: questa equivalenza, che fa dei combattenti per la fede (religiosa o politica) gli unici depositari della morale per la quale sono disposti a morire, riduce i partigiani della tolleranza e del rispetto degli altri a individui senza morale. Il che è riconoscere ai fanatici un’esclusiva che non hanno.

David Bidussa

(5 luglio 2015)