Roma, la Giunta è unitaria

Nasce nel segno dell’unità, e della volontà di aprire una nuova fase, la Giunta varata in luglio dal Consiglio comunitario. L’organo esecutivo, alla cui definizione si è arrivati al termine di settimane di intenso confronto e mediazione, dà infatti rappresentatività a tutte e quattro le liste che hanno corso alle elezioni dello scorso 14 giugno: al suo interno quattro membri della formazione “Per Israele”; due a testa per le liste “Israele siamo noi” e “Menorah”; uno per il gruppo “Binah”. Viene così rispettato lo schema 4-2-2-1 di cui si era iniziato a parlare a poche ore dallo spoglio e che ha rappresentato per molti la migliore sintesi dei risultati ottenuti dai diversi gruppi nell’urna.
Assieme alla neo presidente Ruth Dureghello, entrano in Giunta i neo vicepresidenti Claudia Fellus (cui è stata assegnata una delega a formazione e innovazione) e Ruben Della Rocca (delega a relazioni esterne e comunicazione), gli assessori‎ Daniela Debach (scuola), Antonio Spizzichino (organizzazione, programmazione e risorse umane), Marco Sed (culto), Giorgia Calò (cultura e archivio storico), Maurizio Tagliacozzo (enti) e Roberto Coen (bilancio).
Voto quasi unanime a sostegno della squadra di governo (una sola astensione), che presenta molti volti nuovi rispetto al passato. A coordinare le attività del Consiglio per il prossimo quadriennio è stato chiamato Roger Hannuna, mentre ulteriori competenze (esterne alla Giunta) saranno decise prossimamente.
“È arrivato il momento di mettere da parte ogni rivalità e di lavorare insieme per il bene di tutti. Affrontando i problemi, tendendo una mano a chi è in difficoltà, testimoniando quelli che sono i nostri valori e le nostre eccellenze” raccontava Dureghello in un’intervista apparsa sul numero di luglio del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche.
Gli stessi auspici sono stati espressi in sede consiliare, con l’obiettivo di veicolare la propositività, le competenze e l’impegno volto al bene comune di ciascuna lista. Una sfida raccolta con senso di responsabilità ed entusiasmo dall’intero Consiglio.
Perché, sottolineava Dureghello, “esistono idee non sovrapponibili su alcuni specifici aspetti, è naturale ed è giusto che sia così, ma tutte e quattro le liste condividono gli stessi valori di base”. E questo, spiegava, “è un punto di partenza fondamentale
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