Le barriere abbattute

angelica-calo-livne“Desidero esprimere la mia profonda gratitudine per questo corso di formazione così intenso e  coinvolgente. Al termine di ogni sessione mi sono trovata in attesa del successivo incontro… Il corso, a mio avviso, è stato una sorta di terapia che mi ha riempito delle energie di cui ho bisogno per essere una moglie, una madre, un’insegnante migliore, più rilassata e calma. Ogni incontro è stato significativo e ho applicato immediatamente le idee e le attività nella mia classe ricevendo una reazione entusiasta da parte delle mie allieve. All’inizio ho temuto, vedendo la differenza e la provenienza delle partecipanti, ma ben presto sono rimasta affascinata dell’accoglienza profonda verso ognuna delle insegnanti che facevano parte di quello che è diventato un affiatatissimo gruppo”.
Il brano è tratto dal diario di Sheindel, una delle insegnanti che hanno preso parte al corso “Sviluppo del pensiero attraverso le arti” che ho presentato quest’anno a Zfat nel Centro Pisga per lo sviluppo di leader nell’educazione. La differenza di questo corso dagli altri, che presento ormai da anni, stava nel fatto che il gruppo era composto da 24 insegnanti tutte ebree, questa volta, ma in parte ortodosse, in parte tradizionaliste e in parte profondamente laiche. Come le altre donne di questo gruppo, è stata un’esperienza che ancora non avevo vissuto. La musica, la storia condivisa della propria famiglia, la creazione della propria Tfillah – la preghiera personale – hanno contribuito insieme ad altri esercizi di espressione ad abbattere barriere, a varcare confini, a guardarsi negli occhi con emozione e a riprovare in prima persona l’ebbrezza del “gioco” come solo i  bambini che non parlano la stessa lingua, che si incontrano per la prima volta, sanno insegnarci.

Angelica Edna Calò Livne

(13 luglio 2015)