…silenzio

Gli ospedali della Galilea continuano a ricevere e a curare i feriti del caos siriano, anche a costo di divergenze interne con i drusi israeliani che temono l’infiltrarsi di jihadisti di al-Qaeda fra i feriti; quegli stessi jihadisti che minacciano di massacrare la comunità drusa d’oltreconfine. Malgrado queste difficoltà di carattere politico interno, Israele continua a condurre la propria opera umanitaria, ma sembra che il mondo voglia passare la cosa sotto silenzio. Troppo imbarazzante riconoscere qualcosa di buono allo stato d’Israele.

Dario Calimani, anglista

(14 luglio 2015)