Iran, l’affondo di Bibi

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“L’accordo minaccia la sicurezza di Israele e il mondo intero”. Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accolto l’intesa internazionale sul nucleare iraniano, manifestando il suo dissenso in una telefonata con il presidente statunitense Barack Obama raccontata oggi su La Stampa. Oltre al timore di violazioni e della possibilità che in ogni caso il paese si doti dell’atomica tra 15 anni, Netanyahu aggiunge che l’abolizione delle sanzioni porterebbe a “pompare miliardi di dollari nella macchina del terrorismo di Teheran che minaccia il mondo”. Obama dal canto suo ha difeso l’accordo, riaffermando l’impegno per la sicurezza di Israele con misure di “cooperazione senza precedenti” che il segretario alla Difesa Ash Carter vaglierà di persona a Gerusalemme durante una missione ad hoc la prossima settimana. L’accordo dovrà ancora essere approvato dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e poi dal Congresso degli Stati Uniti, dove avverrà la battaglia politica più dura. “Questo accordo non si basa sulla fiducia ma sulle verifiche”, ha dichiarato il segretario di Stato americano John Kerry.

Mogherini: “Intesa storica grazie alla Ue”. Federica Mogherini, Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, che ha coordinato i negoziati di Vienna, in un’intervista al Corriere della sera dice: “Fa bene all’Europa essere coscienti di essere stati noi a facilitare un’intesa storica”. E aggiunge: “Se da domani Teheran cominciasse a investire in nuovi rapporti con i paesi vicini, basati sull’idea della fiducia e sostenuti dalla comunità internazionale, il Medio Oriente e il mondo potrebbero essere diversi da qui a dieci anni”.

Attentato al Cairo: i nomi dei terroristi. Sono stati resi pubblici i nomi dei tre terroristi coinvolti nell’attentato al consolato italiano al Cairo, specificando che la polizia ha aperto la caccia all’uomo. Secondo una fonte della prefettura, la pista porterebbe ad Ansar Bait al-Maqdis, un gruppo di jihadisti salafiti attivi soprattutto nella penisola del Sinai che hanno giurato fedeltà all’Isis (Corriere della sera).

Isis, un nuovo orrendo crimine. Un neonato imbottito di esplosivo e fatto esplodere per addestrare le reclute. È questo l’ultimo orrendo episodio avvenuto in una base dello Stato Islamico nella provincia irachena di Dyala (La Stampa). La piccola vittima era figlia di un uomo che nei giorni scorsi era stato ucciso dall’Isis per aver assassinato un miliziano.

Unioni gay. A prendere la parola nel confronto di idee aperto dal quotidiano torinese a proposito delle unioni omosessuali è la scrittrice Elena Loewenthal, che dice: “È compito dello Stato e della società rispettare le proprie regole, quali ad esempio la parità fra i cittadini, a prescindere dall’orientamento sessuale”.

Francesca Matalon twittter @fmatalonmoked

(15 luglio 2015)