Firenze, un premio per i Giusti.
“Onorata nostra storia di pace”
Sono pagine di storia nel senso letterale del termine quelle che sfoglia il sindaco del capoluogo toscano, Dario Nardella, accogliendo il riconoscimento conferito a Firenze dalla Fondazione Raoul Wallenberg per il contributo profuso da molti suoi cittadini nel mettere in salvo ebrei perseguitati sotto il nazifascismo.
Tra le mani del sindaco il libro degli ospiti che hanno varcato la soglia di Palazzo Vecchio. Due le pagine su cui si focalizza la sua attenzione: quella del 9 maggio ’38, giorno dell’incontro tra Mussolini e Hitler in riva all’Arno; quella dell’11 agosto, dove invece la grafia è quella dei liberatori. Due date a delimitare quello che fu un ampio spettro di possibile scelte: la complicità con il regime, oppure il suo rifiuto; la delazione, oppure l’eroismo. E ancora, il terribile richiamo dell’indifferenza.
“Un premio per i fiorentini e la città: Firenze si conferma simbolo della memoria, della Resistenza e della tutela dei valori di democrazia e libertà, e ricorda alle giovani generazioni la sua grande storia di pace” ha dichiarato Nardella ricevendo la medaglia conferita da Eduardo Eurnekian e Baruch Tenembaum, rispettivamente presidente e fondatore della Fondazione.
Nella delegazione della Comunità ebraica che ha preso parte all’evento la presidente Sara Cividalli, il consigliere UCEI Dario Bedarida e il presidente dell’Opera del Tempio Ebraico Renzo Funaro. Accanto al primo cittadino l’assessore comunale al welfare e alle pari opportunità Sara Funaro e l’assessore ai rapporti internazionali Nicoletta Mantovani.
La consegna della medaglia, spiegano dalla Fondazione, è inserita nel quadro del progetto educativo “Case della vita”, che si pone l’obiettivo di identificare quei luoghi, come istituti, case religiose, collegi, conventi che si trasformarono in rifugi.
Intervenendo in Palazzo Vecchio, Cividalli ha espresso la profonda partecipazione della Comunità a questo riconoscimento e invitato il sindaco Nardella alla prossima Giornata Europea della Cultura Ebraica (domenica 6 settembre), che vedrà Firenze città capofila per l’Italia. Tema della Giornata i “ponti”. Ponti tra culture e religioni in dialogo, ponti tra idee e sensibilità diverse. Ma anche ponti dell’anima come quelli che portarono tanti fiorentini ad aprire la porta nell’ora più difficile.
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(19 luglio 2015)