I lavori del Consiglio UCEI
I numeri per il futuro
Sono significativi e tangibili i risultati della raccolta Otto per Mille relativi alle scelte espresse nel 2012 a favore dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, rilevazione appena diffusa dal ministero delle Finanze. Da 81457 a 87510 preferenze, una crescita media del 7,43% (con incrementi particolarmente significativi al Sud). Numeri che possono aprire a molteplici riflessioni e con l’analisi dei quali si è aperta la riunione del Consiglio dell’Unione convocato ieri a Roma.
Un tema affrontato anche dal presidente Renzo Gattegna nella relazione introduttiva che ha dato avvio ai lavori. “Dal 2008 – le sue parole – l’Unione ha deciso di uscire dal silenzio e ha iniziato a creare gli strumenti idonei che sono serviti ad acquisire una voce autorevole. Ha rinunciato a costose e inutili campagne pubblicitarie, ha rinunciato a slogan inefficaci e inadeguati, e si è posta in relazione con tutte le Istituzioni e l’opinione pubblica italiana per svolgere il suo ruolo di rappresentante di un ebraismo italiano vivo, moderno, aggiornato, di un ebraismo che orgogliosamente guarda ai propri principi e valori passati e presenti, e che intende lavorare per un futuro di libertà e di progresso”.
La riunione, dedicata ad alcuni temi strategici per il futuro dell’ebraismo italiano, è proseguita con l’approvazione del Bilancio 2014. Precedentemente illustrato dall’assessore Noemi Di Segni, cui è andato il plauso di tutto il Consiglio, il bilancio è stato approvato all’unanimità. Varata inoltre la riforma del sistema di contribuzione delle 21 comunità all’UCEI. Con l’obiettivo, ha spiegato Di Segni, di correggere alcune “storture” del passato. I parametri per la contribuzione sono stati così ripensati per conseguire “sia la semplificazione sia la più equa e concreta applicazione del principio di capacità contributiva”. Ad essere prevista una quota fissa da moltiplicare per il numero degli iscritti, il reddito derivante dagli immobili di proprietà, eventuali sconti a chi si trova a gestire determinati servizi di priorità socio-culturale.
Intenso confronto sulle modifiche dello statuto UCEI e sulla cooptazione per la copertura dei posti rimasti vacanti a causa delle dimissioni di alcuni consiglieri romani. Clima disteso e cordialità a segnare l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra UCEI e la comunità della Capitale. La neo presidente Ruth Dureghello, ospite ai lavori, ha espresso il proprio auspicio per una sempre più stretta e costruttiva collaborazione.
Per quanto concerne l’erogazione dell’extragettito maturato negli esercizi precedenti il Consiglio ha approvato la seguente destinazione: 60 per cento dello stesso alle Comunità; 5 per cento agli enti; 25 per cento di competenza UCEI, 10 per cento delle commissioni. Relativamente agli ultimi due punti la ripartizione sarà finalizzata alla valorizzazione delle progettualità locali, al rafforzamento della presenza ebraica nel Meridione, all’incremento della raccolta Otto per Mille a livello territoriale, al consolidamento dei servizi resi dall’UCEI alle comunità.
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(20 luglio 2015)