Qui Trieste – Redazione aperta
Numeri, i segnali da interpretare
“L’ultima raccolta Otto per mille? La lettura non può che essere positiva, anche guardando alle potenzialità del Sud. Si tratta di numeri confortanti che è fondamentale interpretare e mettere a frutto nel migliore dei modi per dare continuità alle scelte strategiche intraprese in questi anni”. Noemi Di Segni, assessore al Bilancio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, commenta a Redazione Aperta i dati relativi alle scelte espresse nel 2012 a favore dell’UCEI, rilevazione diffusa in questi giorni dal ministero delle Finanze e che fa segnare un significativo aumento di preferenze a beneficio dell’Unione (da 81457 a 87510, incremento del 7,43%). Accompagnata dal segretario generale Gloria Arbib, l’assessore Di Segni si è lungamente confrontata con la redazione e con i vertici della Comunità ebraica di Trieste nelle figure del presidente Alessandro Salonichio e dei consiglieri Davide Belleli, Mauro Tabor e Alessandro Treves.
Numerosi i temi oggetto di discussione, con particolare riferimento ai lavori dell’ultimo Consiglio dell’Unione svoltosi domenica a Roma nel corso del quale sono stati analizzati i risultati della raccolta, è stato approvato (all’unanimità) il bilancio per il 2014, sono stati discussi il progetto di revisione e semplificazione dei contributi comunitari, i correttivi statutari, i meccanismi di cooptazione per la copertura dei posti rimasti vacanti all’interno dell’organo a causa delle dimissioni di alcuni consiglieri romani.
Sulla riforma della contribuzione delle singole Comunità all’UCEI, iniziativa che segue quella varata in senso opposto due anni fa, proficuo scambio di vedute tra l’assessore Di Segni e la dirigenza triestina. Nata con l’intento di correggere alcune “storture” del passato, la riforma ha infatti ricevuto alcune contestazioni da parte dei rappresentanti comunitari, che vedono nell’incremento del contributo assegnato a Trieste una penalizzazione rispetto a quelle che sono le prerogative della Comunità e il suo impegno sul territorio, premiato tra l’altro con un esito della raccolta Otto per mille che conferma la kehillah in testa alla classifica relativa delle preferenze.
I parametri per la contribuzione, ha spiegato Di Segni, sono stati ripensati con l’obiettivo di conseguire sia la semplificazione sia la più equa e concreta applicazione del principio di capacità contributiva. In ragione di alcune criticità esposte, l’assessore ha sottolineato l’importanza di un confronto che sia sempre costruttivo e pragmatico e invitato alla formulazione di proposte per apportare eventuali accorgimenti.
La serata è stata inoltre l’occasione per fare il punto sul futuro delle singole comunità e di tutto l’ebraismo italiano. Soddisfazione è stata espressa dal presidente Salonichio per l’operato del rav Eliezer di Martino, che festeggia in questi giorni il suo primo anno da rabbino capo a Trieste e che ha saputo rivitalizzare il rapporto tra ministro del culto e iscritti. Noemi Di Segni dal suo canto ha evidenziato i segnali positivi che sembrano arrivare dalla nuova dirigenza romana per l’avvio di una diversa e più stretta fase di collaborazione tra UCEI e Comunità ebraica locale.
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(22 luglio 2015)