Cultura, il governo punta sul Meis
“Il finanziamento per il Meis rappresenta un fatto di eccezionale significato culturale e storico”. Lo ha affermato il ministro Dario Franceschini commentando lo stanziamento di sette milioni di euro a favore del Museo nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara approvato ieri dal Consiglio superiore dei beni culturali. Una scelta che testimonia la strategicità di questa sfida e il fermo impegno da parte del governo nel portarla avanti, riconoscendo al Meis il ruolo di veicolo imprescindibile. C’è una domanda crescente, ha spiegato il ministro, e l’iter deve essere accelerato per rispondere nel modo più adeguato al forte interesse suscitato in questi anni.
Lo stanziamento erogato ieri, a quanto si apprende, dovrebbero essere utilizzato per costruire, ex novo, uno dei cinque volumi in vetro del museo. Volume che sorgerà davanti ai Rampari di San Paolo, sul lato opposto rispetto all’attuale ingresso della struttura, e che andrà a costituire uno degli elementi architettonici più affascinanti del Meis.
Meis che è già da alcuni mesi un cantiere in fermento. Sono infatti in corso d’opera i lavori sul giardino e sulla struttura centrale denominata “Lotto C”. Nel giardino, che si trova al posto della parte di fabbricato che è stata demolita, saranno ospitate le altre quattro strutture in vetro, i quattro libri che comporranno la narrazione. L’apertura come spazio pubblico dovrebbe avvenire attorno a fine estate del prossimo anno.
Il lotto C ha invece una superficie di 1200 metri quadri e, una volta modificato per rispondere alle nuove esigenze della struttura (edificata nel 1912), fungerà da sede espositiva e da sede del centro di documentazione e biblioteca. La consegna, in questo caso, è prevista per la fine estate del 2017. Sia i lavori al giardino che al Lotto C sono già stati finanziati.
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(Nell’immagine il cantiere del Meis)
(5 agosto 2015)