…primarie

Nel giorno in cui si inaugura in pompa magna il nuovo Canale di Suez, di cui la portata sarà tutta da verificare in un mondo in cui equilibri ed esigenze mondiali non sono più quelle degli anni ’50, l’Occidente risponde con il desolante spettacolo delle primarie statunitensi, sempre impegnate nel peggiorare quanto offerto nell’edizione precedente. Edizione è il termine giusto perché trattasi di un vero e proprio spettacolo circense, dove non mancano nani e ballerini. Si dice che si parta sempre con i Trump, per poi arrivare ai migliori, come, ad esempio, un W. Bush, indimenticato stratega e analista politico. Poi, ci si lamenta che le democrazie si stiano tramutando in oligarchie comandate da tecnocrati. E chi dovrebbe prendere le decisioni?

Davide Assael, ricercatore

(5 agosto 2015)