Informazione – International Edition
Una estate di cultura

ishot-909La sfida e i successi nella valorizzazione della cultura ebraica in Italia aprono l’edizione odierna di Pagine Ebraiche rivolta al pubblico internazionale.
Tra gli ultimi stanziamenti stabiliti dal Ministero dei Beni culturali anche nuovi fondi per il Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah con sede a Ferrara. Al Meis i lavori sono intanto in corso: l’inaugurazione del giardino è prevista per il 2016 e quella del primo lotto per il 2017.
Si avvicina l’appuntamento con la sedicesima edizione della Giornata europea della Cultura ebraica che verrà celebrata in oltre venti paesi del Vecchio continente e in decine di località in tutta la penisola. “Ponti” il filo conduttore scelto per il 2015, che vedrà la città di Firenze come capofila, con un programma particolarmente ricco che abbraccerà diversi giorni oltre a domenica 6 settembre, data ufficiale della manifestazione.
“Gettare ponti, favorire momenti di incontro e confronto, in un periodo storico difficile e complesso come questo, è estremamente importante” ha sottolineato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, presentando la Giornata. “La cultura è lo strumento principale, forse l’unico che abbiamo, per difendere valori, per raccontare ciò in cui crediamo e per ragionare insieme sulle problematiche di questi tempi complessi”.
Un futuro diverso per la ricerca storica e in particolare per quella del periodo della Shoah. È ciò a cui sta portando il progetto della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano che ha vinto la LODLAM Challenge 2015 (Linked Open Data in Libraries, Archives, Museums), assegnata a Sidney nelle scorse settimane. Fondamentali nella concezione dell’iniziativa, i Linked Opened Data, che mettono in comunicazione i dati di diversi database per creare informazioni il più possibile omnicomprensive di coloro che vissero nel periodo della Shoah e sulle loro sorti.
Estate, libri e colori con DafDaf di agosto. Il giornale ebraico dei bambini come ogni anno offre ai piccoli lettori tanti spunti per attività estive e con svago e divertimento assicurato.
A proposito di libri, nella rubrica Italics dedicata in queste settimane alle letture estive, Daniela Gross propone il libro “The Fascists and the Jews of Italy” scritto da Michael A. Livingston per la Cambridge University Press, descritto come “il primo lavoro complessivo sulle leggi razziste italiane in lingua inglese”.
Idee per combattere il caldo d’agosto nella sezione Bechol Lashon, questa settimana in lingua ebraica: la docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski suggerisce il Museo del Ghiaccio di Napoli, oppure la lettura di “Arrivederci Antartide” dell’autrice e illustratrice israeliana Nurit Zarchi.
“Può un eminente studioso ebreo di Shakespeare sentirsi di dover rispondere della caparbia cattiveria di Shylock?”. Se lo chiede Dario Calimani, professore di letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, nella sua riflessione pubblicata per i lettori di Pagine Ebraiche non di lingua italiana. “Sembrerà impossibile, ma sì, lo può. È la triste sensazione lasciata da un intervento veneziano dell’autorevole professor James Shapiro (Columbia University) su ‘Shakespeare e gli ebrei’, un argomento su cui lo studioso americano ha scritto vent’anni fa un importante libro che è punto di riferimento prezioso per ogni studioso del campo”.
Arrivano infine dal Locarno film festival le parole del direttore della redazione giornalistica dell’UCEI Guido Vitale.
“In questo film c’è una battaglia, tensione, o forse collaborazione, tra poesia e volgarità, tra poesia e realtà, universo, vita, che sono sempre un po’ sporchi, un po’ volgari. Dunque ho voluto che la dimensione poetica della pellicola emergesse nel picco più alto e più basso” riporta Vitale nel suo It Happened Tomorrow, citando le parole del regista Nadav Lapid sul suo lavoro “Haganenet”.

Rossella Tercatin

(10 agosto 2015)