“Memoria, eredità per i giovani”

“Le rappresaglie contro i civili in Italia non furono una barbara eccezione, ma il frutto di una ideologia di dominio e di morte, lucida nei suoi propositi, esecrabile nei suoi obiettivi”.
Lo ha ricordato il capo dello Stato Sergio Mattarella, nel messaggio inviato in occasione del 71esimo anniversario dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema.
Rivolgendosi al primo cittadino Maurizio Verona il presidente della Repubblica ha affermato: “È lodevole l’impegno con cui la vostra comunità mantiene vivo il ricordo dei martiri di Sant’Anna. È un’eredità preziosa per i giovani, che imparano ad apprezzare le conquiste di pace, democrazia e libertà, ottenute con tanto sangue e tante sofferenze”.
Quest’anno, ha sottolineato Mattarella, il ricordo della strage è reso particolarmente significativo dall’inaugurazione della nuova sistemazione dei luoghi simbolo dell’eccidio; sistemazione avvenuta con il contributo del land tedesco del Baden-Württemberg.
“È un evento di grande significato – le sue parole – perché collega la memoria degli orrori della guerra con lo spirito di pace, di concordia e di amicizia raggiunto tra Italia e Germania, protagoniste dalla metà del secolo scorso della propria rinascita democratica e della costruzione europea”.
Tra i testimoni oculari della barbarie compiuta a Sant’Anna anche l’ex rabbino capo di Roma Elio Toaff. “Per tanti anni mi sono chiesto perché. E ho cercato di dare un senso a tutta quella ferocia che mi venne incontro in quel caldo mattino d’estate”, avrebbe poi raccontato.