Gianfranco Maris (1921-2015)
“La Memoria prima di tutto. La missione di una vita, un impegno portato avanti con passione e costanza, anche nel ricordo delle sofferenze che lui stesso aveva subito nei campi di Mauthausen e Gusen dopo un primo imprigionamento a Fossoli. Oggi ci lascia un grande combattente e un grande protagonista della storia democratica italiana”.
Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna nel commentare la notizia della scomparsa di Gianfranco Maris, 94 anni, ex partigiano e storico presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti.
“I forti valori testimoniati da lui personalmente e dall’associazione che ha guidato per così tanti anni ci accomunano da sempre. Gli ebrei italiani sono vicini ai suoi cari, a chi gli ha voluto bene e a tutti gli amici dell’Aned”, aggiunge Gattegna.
Nato a Milano nel 1921, Maris aveva combattuto per la Resistenza in Val Brembana. Arrestato alla stazione di Lecco per una delazione, trascorre tre mesi nel campo di concentramento di Fossoli. Da lì è deportato, prima a Mauthausen e poi a Gusen (dove è liberato nel maggio del ’45 dai soldati americani).
Tornato a Milano, riprende gli studi e si laurea in Legge. Eserciterà a lungo la professione e sarà poi chiamato a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura oltre che all’incarico di senatore nelle fila del Partito Comunista.
Maris ha inoltre fatto parte del comitato incaricato di predisporre il Memoriale italiano di Auschwitz.
(14 agosto 2015)