I ponti di Firenze – “Una lente sulle diversità”
Torna domenica 6 settembre l’appuntamento con la Giornata Europea della Cultura Ebraica, dedicata a “Ponti e AttraversaMenti” e con Firenze città capofila. Abbiamo chiesto di declinare il concetto ad alcuni fiorentini noti per il loro impegno in questo campo. Ecco cosa ci ha risposto Francesca Campana Comparini, filosofa e organizzatrice del Festival delle Religioni.
“Firenze ha una lunga storia di interazione di contrari e di contraddizioni. Un tema molto stimolante per i giovani di oggi. E un ‘polemos’ culturale che sta alla base dell’idea stessa di ponte”. Francesca Campana Comparini, filosofa, ha fatto dell’incontro tra alterità il filo conduttore della sua creatura: il Festival delle Religioni, proposto a maggio nella sua seconda edizione con un forte riscontro mediatico e la partecipazione di ospiti di prestigio agli incontri.
“Riflettere sulle religioni è fondamentale. Un’esigenza – afferma – che il festival sta cercando di interpretare al meglio, ponendo una lente di ingrandimento sulle diversità e al tempo stesso educando a vincere le chiusure e le paure del diverso. Perché una manifestazione di questo tipo? Perché le religioni, che lo si voglia o no, influenzano fortemente le dinamiche del nostro tempo”.
Firenze, per Comparini, è la città più adeguata per riflettere attorno a queste tematiche. Patria dell’umanesimo, è infatti custode di una storia continuamente segnata dal prefisso ‘inter’: interreligioso, interpolitico, interculturale. “La comprensenza di diversità è nel suo tessuto connettivo, come se fosse un muscolo. Grandi personaggi che hanno lasciato il segno sono nati qua e altri ne hanno fatto la propria città d’adozione. Tutto questo – spiega – non è ovviamente casuale”.
La città, nella sua visione, ha una duplice funzione di ponte: verso l’Altro, ma anche verso l’Alto. E il culmine della bellezza lo raggiungerebbe proprio su un ponte: quello di Santa Trinita. “Perchè dovunque ti giri – racconta la filosofa – sei sommerso da una meraviglia coinvolgente. Da un lato il ponte Vecchio, dall’altro il lungarno con vista sul Cestello. La sensazione che si prova è sempre straordinaria. Se poi togliessero pure quel brutto cordolo per le biciclette…”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(25 agosto 2015)