…esodo
Realtà storica accertata o metafora poetica, sta di fatto che il biblico esodo di centinaia di migliaia di Israeliti verso l’est partì dall’Africa del Nord, a non moltissima distanza dai punti d’imbarco dell’attuale esodo di centinaia di migliaia di profughi verso il nord. Gli Israeliti fuggivano da una condizione di schiavitù, dunque erano migranti allo stesso tempo economici e politici, come i loro omologhi contemporanei. Le loro condizioni fisiche e mentali non dovevano essere molto differenti da quelle dei loro omologhi contemporanei: povertà per i più, sofferenza fisica, paura, fuga dalla discriminazione e dalla persecuzione. Ma ci sono anche differenze fondamentali. Agli Israeliti fu dato il miracolo dell’apertura delle acque del Mar Rosso ed essi poterono transitare sulla terra asciutta. Oggi nonostante tante belle parole non si vede alcun miracolo, e i fuggiaschi annegano tragicamente nelle acque del mare blu. Gli antichi Israeliti avevano una Guida e fuggivano verso una Terra dove vi era un Progetto. I loro omologhi contemporanei non hanno alcuna guida e fuggono verso una terra dove non vi è alcun progetto.
Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme
(3 settembre 2015)