“Le religioni diano l’esempio”

incontroIl dialogo? Una strada irrinunciabile, soprattutto quando si naviga in acque tormentate. Fermo l’appello all’unità di tutte le religioni contro l’odio, la violenza e il fanatismo lanciato dal rabbino capo d’Inghilterra e del Commonwealth rav Ephraim Mirvis nel corso di un’udienza privata con Bergoglio in Vaticano. Una prospettiva su cui piena è stata la sintonia col papa argentino, che ha condiviso con rav Mirvis e con l’arcivescovo britannico Vincent Nichols, che lo ha accompagnato nella visita, le sue preoccupazioni per i molti scenari di crisi che minacciano l’umanità ma anche la speranza che, a fronte di queste insidie, possano rafforzarsi i legami tra leader e diverse identità.
“Ebrei, cattolici e musulmani – l’auspicio del rav Mirvis – devono lavorare sempre più a stretto contatto. Anche perché c’è un gran bisogno che le religioni contribuiscano in modo sempre più determinante al progresso di tutte le società”.
Rav Mirvis, che ha anche incontrato una delegazione di leader ebraici italiani, si è confrontato con Bergoglio sul cammino compiuto dalla dichiarazione Nostra Aetate ad oggi, ricordando i tanti successi ma al tempo stesso mettendo a fuoco ciò che resta da fare. Che non è poco.
Come d’altronde avevano già segnalato il rav e l’arcivescovo in un intervento a quattro mani pubblicato nelle scorse ore dal Telegraph. “Siamo determinati – il loro impegno – a far sì che non ci si accontenti mai di quello che abbiamo già conseguito. La strada da percorrere è ancora tanta”.

(4 settembre 2015)