Milano – I ponti della Memoria

Memoriale milanoLa Memoria come ponte tra generazioni, come insegnamento attuale per non cadere nell’indifferenza di fronte alle moderne tragedie dell’umanità. Sono alcuni dei temi evocati nel corso dell’appuntamento al Memoriale della Shoah di Milano, organizzato dalla Comunità ebraica di Milano assieme al Centro di documentazione ebraica contemporanea in occasione della Giornata europea della cultura ebraica e che ha visto la presenza del vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nonché vicepresidente della Fondazione del Memoriale Roberto Jarach. A segnare la strada per le riflessioni dei relatori – tra cui il direttore del Cdec Michele Sarfatti assieme allo studioso di ermeneutica biblica Haim Baharier e Laura Boella, docente di filosofia morale all’Università Statale di Milano – la proiezione del film intervista di Raphael Tobia Vogel ad Agnes Heller, la nota filosofa ungherese. “Un vivido affresco della personalità e del pensiero della Heller”, ha commentato lo storico David Bidussa, moderatore dell’incontro, ricordando poi le parole della filosofa sopravvissuta alla Shoah che in una recente intervista, parlando dell’attuale atteggiamento di molti paesi europei verso i profughi, ha sottolineato come “la democrazia da molte parti in Europa è giunta come regalo di eserciti liberatori, non come conquista interna. E se non assimili il regalo ma torni ai secolari istinti d’odio dei nazionalismi, prima o poi la Storia ti presenta il conto”.
Nel corso dell’incontro, proseguito poi con la lezione di Baharier La mucca rossa e con il concerto del coro ebraico Mizmorim, l’assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Milano Davide Romano ha poi voluto ricordare sia l’impegno del Memoriale di fronte all’attuale emergenza dei migranti – con l’apertura di uno spazio di accoglienza temporaneo, all’interno della struttura di Binario 21, rivolto ai profughi che arrivano a Milano e gestito in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio – sia lanciare la proposta di gemellaggio della città di Milano con Kobane come segno di solidarietà tangibile nei confronti dei profughi siriani.
Dopo il partecipato appuntamento della domenica dedicata alla cultura ebraica, il Memoriale tornerà martedì sera ad essere protagonista, ospitando lo spettacolo I luoghi della Memoria del regista Paolo Castagna. Un progetto teatrale che, con l’aiuto degli attori del Piccolo Teatro, porta in scena la tragedia italiana delle deportazioni e dei viaggi della morte che partirono proprio dal cuore di Milano, dal Binario 21, con destinazione Auschwitz o altri campi di concentramento nazifascisti. “Il ricordo – sottolineava il presidente di Binario 21 Ferruccio De Bortoli – è un esercizio salutare: apre la mente e i cuori… è protezione delle suggestioni ideologiche, dalle ondate di odio e sospetti. La memoria è il vaccino culturale che ci rende immuni dai batteri dell’antisemitismo e del razzismo”.

(7 settembre 2015)