Qui Milano
Italia-Israele, insieme per la ricerca

Avi HassonScienza e tecnologia per rafforzare la collaborazione tra Italia e Israele. Nelle scorse ore a Milano, all’interno degli spazi di Expo, si è riunita la Commissione mista Italia-Israele, da anni impegnata a dare seguito all’Accordo di cooperazione siglato nel 2002 da i due paesi. Il risultato di questo legame e della riunione milanese ha portato all’approvazione di sedici progetti co-finanziati in materia scientifica, da realizzare sia in Italia sia in Israele. Fulcro delle iniziative, il water-treatment (processi industriali diretti al trattamento dell’acqua per renderla potabile o comunque utilizzabile), la farmacogenomica (settore di ricerca dedicato allo studio del genoma e diretto alla scoperta e allo sviluppo di nuovi farmaci) e il settore informatico. Le due delegazioni – quella israeliana guidata da Avi Hasson, chief scientist del Ministero dell’Economia (nell’immagine) – hanno deliberato l’approvazione di cofinanziamenti per 16 progetti di ricerca congiunti tra aziende, università e centri di ricerca di entrambi i paesi.
A testimonianza delle sinergie esistenti tra i due paesi sulla cooperazione ad alto contenuto di innovazione, uno dei temi del track di ricerca era dedicato alle “nuove tecnologie per il trattamento del terreno e dell’acqua” da applicare nel settore agro-alimentare e in linea con i temi dell’Esposizione Universale di Milano.
La Commissione ha inoltre espresso apprezzamento per l’istituzione del Premio intitolato a Rita Levi Montalcini che, nel ricordo del premio Nobel italiano, favorirà lo scambio e la collaborazione tra gli scienziati delle università e centri di ricerca accademici d’eccellenza italiani e israeliani.
La Commissione ha inoltre annunciato la creazione di un laboratorio congiunto tra l’Università di Modena e di Reggio Emilia e l’Università di Tel Aviv, il primo in territorio italiano finanziato dall’Accordo, volto ad approfondire la cooperazione nei temi cyber-security.

(9 settembre 2015)