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Rosh Hashanah 5776
Un anno per la tolleranza

colorni moked Durante il seder di Rosh Hashanah noi ebrei siamo soliti sgranare una melagrana offrendone ai commensali alcuni chicchi e augurandoci che le nostre prossime buone azioni siano tante quanto i chicchi di questo frutto. È pure tradizione ebraica offrire e assaggiare uno spicchio di mela intinto nel miele con l’augurio di trascorrere un anno in dolcezza.
Bene: due frutti per due belle simbologie; quest’anno però vorrei che, tra le nostre future buone azioni, ci fossero in primo luogo la tolleranza e l’ospitalità e che la dolcezza dell’anno alle porte comprendesse anche la serenità necessaria per affrontare e vincere, tutti insieme, le prossime gravi sfide.
Shanah tovah umetukah.

Emanuele Colorni, presidente della Comunità ebraica di Mantova

(9 settembre 2015)