…irrazionalismo

Il grande piano tedesco di accoglienza sembra già essere tramontato e l’Europa è ripiombata in un attimo nelle sue divisioni e contraddizioni. Dal punto di vista politico, si assiste ad un costante riposizionamento delle forze in gioco: la mossa della Merkel sembrava aver rubato un po’ di campo ai populismi di ogni tipo, che, ora, e direi coerentemente, rialzano la testa potendo dimostrare di aver avuto ragione nel denunciare un esodo del tutto insostenibile. Per non essere paragonati a quelli che respingevano le navi di ebrei in fuga dalla persecuzione razziale, questi ultimi hanno, poi, dovuto elaborare questa distinzione del tutto artificiosa fra migranti economici e richiedenti asilo, come se chi fugge dalla fame o dalla miseria più nera non fosse meritevole della stessa compassione di chi fugge da guerre, dittature e scontri fratricidi di ogni genere. Un susseguirsi di propaganda che non conosce fine: in Italia, l’apice si è raggiunto ieri con l’intenzione della Regione Lombardia di multare gli albergatori che ospitano i profughi. Una misura che non solo grida vendetta per la sua disumanità, ma che si impone per assurdità: ora, abbiamo i prefetti che chiedono alle strutture di accogliere le persone e le Regioni che li multano. Naturalmente i prefetti rispondono al ministro dell’Interno, lo stesso che è in maggioranza con la Lega Nord in Lombardia, dove, appunto, si sta votando per multare. Sembra difficile da capire, ma, in realtà, è semplicissimo: in Europa soffia il vento di un irrazionalismo che non conosce fine e che non si capisce quale esito possa avere. Ah, sarà passata di moda, ma in Grecia domenica si vota e Tsipras pare in forte calo. Ci manca anche che si riapra quel dossier.

Davide Assael, ricercatore

(16 settembre 2015)