La matematica di Guido Fubini

IMG-20151002-WA0002È stata Mariza Bisi, del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Parma, ad aggiudicarsi a Torino la settima edizione del premio “Guido Fubini per la matematica”. Il premio, indetto dall’Istituto Superiore Mario Boella, è intitolato al grande matematico torinese Guido Fubini, dal 1908 al 1938 docente del Politecnico e dell’Università di Torino, famoso per le sue ricerche di matematica pura e applicata, nonché per il suo omonimo teorema.
Forte valenza simbolica la scelta del luogo della cerimonia, la sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze, la stessa Accademia che negli anni del Fascismo vietò l’accesso a Fubini perché ebreo, dando seguito alla vergogna delle leggi razziste. Significativa anche la scelta di dedicare allo scienziato torinese la biblioteca di matematica del Politecnico, quasi a lasciare un segno indelebile della sua presenza e del suo ruolo di insegnate, tragicamente interrotto dalla promulgazione delle leggi del 1938.  
Guido Fubini nasce a Venezia nel 1879, si laurea in matematica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dove ottiene immediata notorietà con la pubblicazione della sua tesi nel 1900. Da lì a poco ha inizio la sua carriera accademica presso l’Università di Catania, poi Genova. Infine nel 1908 approda al Politecnico di Torino, dove rimarrà fino al 1938, anno in cui viene espulso perché ebreo dal mondo universitario e sospeso dall’insegnamento. Fugge in America con la famiglia e tramite Albert Einstein, con cui instaura un rapporto non solo professionale ma anche di grande amicizia, riesce a ottenere una cattedra all’Università di Princeton. Morirà pochi anni dopo (1943) a New York.
L’idea di creare il premio nasce sette anni fa dal Professor Paolo Valabrega, docente anche lui presso il Politecnico di Torino. Dopodiché la gestione organizzativa e scientifica viene affidata  al Progetto Polymath e all’Associazione Subalpina Mathesis. All’evento ha preso parte la stessa nipote del matematico, Laurie Fubini, che negli ultimi anni finanzia assieme all’Istituto Boella il progetto.
L’obiettivo dell’istituzione del premio è duplice, da una parte premiare giovani matematici italiani che si sono distinti per capacità scientifiche, dall’altra sottolineare una figura fondamentale per il progresso scientifico e per l’insegnamento come quella appunto di Fubini. A prendere la parola è stato, tra gli altri, il direttore del Dipartimento di Scienze Matematiche (DISMA) del Politecnico di Torino, Fabio Fagnani, che ha sottolineato come questo premio sia necessario per ricordare certi passaggi tragici del passato, ma allo stesso tempo “serva a premiare nuovi talenti dopo averne perso uno”. “Il premio”, conclude Fagnani, “ha un valore simbolico, rappresenta un tentativo di riparare a un danno intellettuale causato dalla guerra e dall’odio, certe volte molto più difficile da risarcire rispetto a un danno materiale”.

Alice Fubini

(2 ottobre 2015)