Expo Milano – La mostra dell’Adei Wizo
Le donne e l’Ulivo della pace
L’arte come strumento di dialogo tra le diverse anime della società israeliana. È quanto si propone la mostra itinerante “Women and their olive trees”, inaugurata in queste ore al Padiglione Israele e realizzata dalla Wizo, l’associazione internazionale che unisce donne ebree di tutto il mondo. E sono proprio trentacinque donne ad essere protagoniste della mostra esposta fino al 14 ottobre ad Expo e portata a Milano dall’Adei-Wizo italiana: ebree, musulmane, cristiane, circasse, hanno lavorato insieme nel laboratorio del Centro WIZO di Afula, in Israele, ritraendo tutte lo stesso modello, un albero di ulivo, simbolo di pace e di speranza. Ciascuna artista ne ha dato una propria interpretazione, raccontando attraverso le opere la propria cultura e religione ma anche creando un ponte tra le diverse realtà che compongono Israele. “Fare arte e condividere la passione per la cultura. Questo è il nostro modo di allargare e rafforzare i nostri mondi al di là di qualsiasi confine. Ci è stata data la meravigliosa opportunità di operare un cambiamento per la nostra società” spiega Sheila Dvore Casdi, curatrice della mostra che verrà portata in nove paesi europei e, dopo Milano, sarà esposta a Roma. Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa Wizo che le federazioni europee hanno trasformato in una mostra itinerante che attraversa l’Europa e che toccherà la Capitale dopo Expo – sottolinea Ester Silvana Israel, Presidente ADEI WIZO Italia – Questo progetto ben rappresenta l’ impegno quotidiano della WIZO in campo sociale ed educativo”.
Le opere sono cinquanta e sono state esposte per la prima volta a Afula per poi proseguire il loro cammino verso Nazareth. “Lo scopo di questo progetto – afferma il responsabile dell’iniziativa David Moatty, ex direttore anche del Centro WIZO di Afula – è quello di dimostrare che, attraverso la comune passione per una attività culturale, è possibile sviluppare e sperimentare sentimenti di condivisione e amicizia”.
Un laboratorio, delle tele bianche tutte della stessa misura, i colori dell’arcobaleno e un solo soggetto: l’Ulivo. Ogni donna, ogni artista, attraverso la suggestione che l’albero suggerisce descrive e interpreta la realtà che la circonda. Il medesimo albero, il medesimo luogo che raccontano storie diverse.
Attraverso il linguaggio universale dell’Arte queste trentacinque donne con le loro testimonianze costruiscono ponti e tracciano linee che le uniscono L’Albero d’Ulivo è un simbolo potente e non fa differenze tra i popoli. Sperimentare insieme l’arte del dipingere ha permesso alle culture di avvicinarsi e comprendere che le mille sfumature dell’essere umano sono la vera essenza dell’umanità.
(9 ottobre 2015)