Qui Torino – Le note della Memoria
È stato necessario aggiungere diverse file di sedie ieri sera in piazzetta Primo Levi per il terzo appuntamento di “Unconventional Bach”, la serie di itinerari storici per violoncello solo curata da Gabriele Montanaro per il Museo Diffuso della Resistenza di Torino, che ha avuto un successo evidentemente imprevisto. Organizzato dal Museo insieme alla Comunità ebraica e al Comune, il percorso si articola in quattro concerti in luoghi significativi per la Memoria. Dopo l’introduzione di Guido Vaglio, direttore del museo e i saluti dell’assessore alla Cultura della comunità, David Sorani e di Nino Boetti del Comitato per l’affermazione dei valori della Resistenza, è stato così lo stesso Gabriele Montanaro a offrire ai presenti un’esecuzione della Suite in re minore di Johann Sebastiann Bach, che come le altre suite resta un pezzo imprescindibile per qualsiasi violoncellista, nonostante siano passati trecento anni da quando sono state scritte. “Sono questi – ha spiegato il presidente della Comunità Dario Disegni prima del concerto – appuntamenti che è importante organizzare e seguire. Giungo ora da un convegno dove molto si è parlato del rischio di sacralizzazione e banalizzazione della Memoria. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che hanno pensato e contribuito alla riuscita di questa serie di concerti, che vengono a rispondere proprio al problema che abbiamo appena discusso in una maniera egregia.”
Come in tutti gli appuntamenti della serie, il concerto è stato seguito da un approfondimento storico di Andrea Ripetta, del servizio educativo del Museo, che ha raccontato ai presenti la storia del luogo, e della comunità ebraica torinese, ricordando la storia della sinagoga e del suo bombardamento con la lettura di alcune pagine del diario di Emanuele Artom.
a.t. twitter @atrevesmoked
(9 ottobre 2015)