Pensieri prima del viaggio

angelica-calo-livne Stiamo per intraprendere un nuovo viaggio. Con il sostegno dell’Otto per mille dell’Ucei, della Regione Lazio, dell’Adei e dell’Associazione Italia Israele di Milano entreremo quest’anno, come negli ultimi nove anni, nelle scuole, nei centri di cultura, nei teatri di Roma, di Firenze e di Como e al Padiglione di Israele all’Expo per affrontare l’indifferenza, la violenza e la disinformazione.
Leggo i messaggi sui social media e vedo la disperazione di tutti per ciò che sta succedendo in Israele. Penso che non ci sia hasbarah migliore dei volti di quindici ragazzi che, insieme, ebrei e arabi, da tutto Israele, raccontano in prima persona con suoni, canti, danze e preghiere la tragicità dei momenti che stiamo vivendo e portano nello stesso tempo un messaggio profondo e inequivocabile di speranza.
Shirin, 30 anni, è cresciuta nel teatro di Beresheet LaShalom. È musulmana, proveniente dal villaggio di Jish. Ha condiviso alcuni suoi pensieri prima della partenza: “In questi giorni in cui l’aria è satura di odio, la tensione cresce, i casi di violenza aumentano di giorno in giorno, gli estremisti di entrambe le parti spargono dolore nel nostro amato Paese, in questi giorni in cui la follia minaccia di schiacciare tutti noi, il Teatro di Beresheet LaShalom si prepara ad uscire per un altro viaggio di laboratori di Educazione ai valori umanistici e di spettacoli che trasmettono in suono e danza il messaggio di pace. E io sono con loro: per dare il mio sostegno, per partecipare allo sforzo di mostrare la vera consistenza della vita qui insieme. Venerdì mattina, un gruppo di 15 persone, adulti e ragazzi, ebrei e arabi, verrà accolto in Italia come nei viaggi precedenti con generosità e amore. Questa volta, più di qualsiasi altro momento, portiamo con noi un messaggio chiaro: noi viviamo e continuiamo a vivere coesistendo su questa terra! Noi crediamo nella pace, nell’amore e nei valori dell’educazione, e questo è ciò che vogliamo che il mondo sappia! Questa è la quinta volta che parto per questa ‘missione’ con il Teatro di Beresheet. Questo è uno dei momenti più difficili. Forse direte che sono ingenua, ma nel mio cuore c’è la consapevolezza che solo l’amore può portare la pace così attesa. Beresheet LaShalom, buon viaggio e buona fortuna a tutti noi!”.

Angelica Edna Calò Livne

(14 ottobre 2015)