Qui Milano – La Tenda di Abramo
Cibo etico e alta cucina

Schermata 2015-10-15 alle 13.45.25“Il peggio arrivò verso la fine. Moltissime persone morirono proprio alla fine, e io non sapevo se avrei resistito un altro giorno. Un contadino, un russo, Dio lo benedica, vide in che stato ero, entrò in casa e ne uscì con un pezzo di carne per me’. ‘Ti salvò la vita’. ‘Non lo mangiai […] Era maiale. Non ero disposta a mangiare maiale’. ‘Perché? […] Perché non era kosher?’. ‘Certo’. ‘Ma neppure per salvarti la vita?’. ‘Se niente importa, non c’è niente da salvare’”. È il dialogo raccontato da Jonathan Safran Foer in Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?. Uno scambio di battute tra lo scrittore e sua nonna, sopravvissuta alla Shoah, che sottolinea come il sistema di valori e regole in cui siamo cresciuti, anche alimentari, formino la nostra identità e influenzino le nostre decisioni. Il vegetarianesimo è una scelta di vita spiegava Foer nel suo libro, come ha ricordato l’attrice Lella Costa, nell’appuntamento dedicato proprio a questo tema e organizzato dalla Comunità ebraica di Milano all’interno della manifestazione la Tenda di Abramo. E sul significato di questa scelta hanno discusso, attraverso diverse prospettive, il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni assieme allo studioso Mino Chamla, a monsignor Luigi Nason, e a Claudia Sorlini, docente di Microbiologia agraria all’università di Milano. Il rav ha ricordato come secondo le fonti ebraiche, prima del Diluvio, l’umanità non mangiava carne; una condizione a cui si ritornerà quando arriverà il Messia: “la novità ebraica è che con l’era messianica si tornerà a rispettare l’ordine della natura”. Il vegetarianesimo ha una componente etica, ha affermato Chamla, lui stesso vegetariano seppur inizialmente non per una scelta morale. Lo studioso ha ricordato come l’impatto della produzione di carne stia modificando gli equilibri ambientali, tema su cui si è soffermata anche la professoressa Sorlini. “Il mangiare carne è uno stile di vita legato anche alla ricchezza, visto che questa ha un costo decisamente maggiore rispetto ai vegetali – ha sottolineato Sorlini – Nei paesi del Brics (Brasile, Russia, India, Cina, e Sudafrica) grazie all’affermarsi di un nuovo strato sociale più ricco è aumentata anche la richiesta di carne, la cui consumazione è un simbolo dello scatto sociale effettuato”.
Oltre alla riflessione sul vegetarianesimo, tra gli appuntamenti della Tenda di Abramo, da ricordare il successo dell’incontro organizzato al Padiglione Israele con tre famosi chef che hanno presentato ricette 12167169_983117948398024_2125964252_ndella tradizione cristiana, musulmana ed ebraica: Alessio Algherini, chef stellato del ristorante Alexander di Milano, Osama Dalal, giovane chef del Ristorante Dalal di Akko in Israele e la chef italiana Daniela di Veroli. “È stato un evento che ha messo in pratica quanto abbiamo ascoltato nei giorni passati alla Tenda di Abramo – ha spiegato Riccardo Hoffmann, che ha presentato l’iniziativa al Padiglione israeliano – chef straordinari hanno portato in tavola, con la loro creatività, piatti simbolo di condivisione e di unione tra diverse realtà e tradizioni. Mi sembra che abbia colto perfettamente lo spirito della manifestazione organizzata dalla Comunità ebraica di Milano, cosa che è stata sottolineata anche dal commissario del Padiglione Expo Elazar Cohen, presente all’iniziativa”.

(15 ottobre 2015)