Grande Guerra, una traccia viva

Pia Del Vecchio (1) Sono preziose testimonianze del patriottismo e dei sacrifici compiuti dagli ebrei italiani per la loro patria alcune delle fotografie e lettere esibite al Quirinale, all’interno della mostra “La Grande guerra. La Liberazione. Cento gemme della filatelia italiana” inaugurata ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ideata e organizzata dalla Federazione Società Filateliche Italiane e dal Gruppo Parlamentari Amici della Filatelia, l’esposizione comprende alcuni oggetti della vasta collezione detenuta da Gianfranco Moscati, che dal 1967 ha cominciato a raccogliere documenti, lettere, cartoline, oggetti, libri e materiale vario sui temi dell’ebraismo, dell’antisemitismo e delle persecuzioni, in Italia e in Europa.
La mostra presenta alcuni momenti e personaggi fondamentali di storia italiana. Tra questi non poteva mancare Pia Del Vecchio, parente di Moscati, di cui sono esposte alcune fotografie, lettere e documenti (nell’immagine). Del Vecchio militò tra le trincee della Grande Guerra dapprima come infermiera volontaria e subito dopo come capo infermiera volontaria della Croce Rossa. Grazie al suo ardimento, è stata decorata dal comandante della III Armata duca Emanuele Filiberto di Savoia e nel 1919 ha ricevuto la Medaglia al Merito d’argento dal Presidente della Croce Rossa Italiana per i servizi resi in zona di guerra.
L’intento della mostra è di mettere in evidenza due importanti anniversari: oltre a quello dei cent’anni dall’inizio della Prima guerra mondiale, sono ricordati infatti anche i settant’anni dalla Liberazione dal nazifascismo.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino a mercoledì 28 ottobre.

(16 ottobre 2015)