Qui Roma – Un calcio al pregiudizio
Per vincere il pregiudizio reciproco, per abbattere barriere e incomprensioni, poche strade portano a risultati tangibili come lo sport. È il convincimento che ha animato gli ideatori delle Olimpiadi interreligiose per la pace in programma domenica a Roma (Parco della Madonnetta, il via alle 9).
Corsa, Calcio a 5, Pallavolo, Basket, Burraco, Tennis, Cricket. Sono le discipline in cui giovani sportivi di diverse sensibilità religiose e culturali si confronteranno per lanciare, singolarmente e collettivamente, un messaggio di amicizia.
A tenere le redini del torneo, tra gli altri, il neo presidente della Commissione Sport della Comunità ebraica romana Amos Tesciuba. “Siamo un gruppo di amici, che credono nel valore dello sport come ponte tra i popoli. Una sfida che – afferma – vorremmo alimentare e riempire di nuovi significati”.
Si è partiti lo scorso anno, su impulso dello stesso Tesciuba oltre che di Giuseppe Scicchitano e Hassan Batal. Duecento i partecipanti allora. Per domenica l’obiettivo è raddoppiare questo numero, a testimonianza di una crescita di interesse che – spiega Amos – “fa ben sperare”.
L’iniziativa, che si protrarrà lungo l’intera giornata per concludersi con la proiezione di Fiorentina-Roma, big match della prossima giornata di Serie A, ha ricevuto appoggi e sostegni trasversali. Tra gli altri quello della Comunità ebraica, che ha concesso il proprio patrocinio.
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(23 ottobre 2015)