Trieste – Da Finzi a Castelnuovo Tedesco,
note e spartiti contro l’oblio
“I compositori e i musicisti ebrei italiani durante il fascismo”. È il titolo di un denso e articolato convegno organizzato nell’ambito della seconda edizione del Festival Viktor Ullmann dedicato alla musica concentrazionaria e degenerata in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste.Il convegno internazionale, che si aprirà lunedì mattina alle 9.30 presso la sala Victor De Sabata del Teatro Lirico Giuseppe Verdi, sarà coordinato nella prima sessione da Tullia Catalan del Dipartimento di Studi Umanistici dell’ateneo triestino. Ad intervenire Michele Sarfatti della Fondazione CDEC di Milano (“Gli ebrei italiani e le leggi razziste del 1938”); Annalisa Capristo del Centro Studi Americani di Roma (“La Scala, gli ebrei ed Erich Kleiber. Una vicenda antisemita del dicembre 1938”): Luca Lévi Sala, visiting fellow alla Yale University (“Antisemitismo e propaganda al Teatro La Fenice, tra il 1937 e il 1943”); Alessandro Carrieri, visiting fellow alla Monash University-Melbourne (“L’emigrazione dei musicisti e compositori ebrei italiani”).
La sessione del pomeriggio sarà invece coordinata da quest’ultimo e avrà tra i suoi protagonisti Raffaele Deluca del Conservatorio di Cuneo (“Wir treffen uns am Schluss – Ci troviamo alla fine. Kurt Sonnenfeld (1921-1997), gli anni di prigionia e la musica nel campo di concentramento di Ferramonti in Calabria”) ed Eleonora Carapella, musicologa e pianista, che parlerà di “Aldo Finzi testimone tra stili e contraddizioni nel ventennio fascista. La sonata per violino e pianoforte”.
La conferenza ospiterà inoltre una tavola rotonda coordinata da Davide Casali (Associazione Musica Libera) e da Tullia Catalan, con la partecipazione di alcuni parenti e allievi dei compositori e musicisiti perseguitati: il nipote di Guido Alberto Fano, il nipote di Alberto Gentili-Tedeschi, la nipote di Renzo Massarani e l’assistente musicale e allieva di Kurt Sonnenfeld, che offriranno le loro dirette testimonianze e memorie.
Nella parte conclusiva del convegno ci sarà inoltre l’intervento di Erik Levi del Music Department Royal Holloway dell’Università di Londra con una relazione dal titolo “Un’alleanza vantaggiosa? Le relazioni musicali tra la Germania nazista e l’Italia fascista nel periodo dal 1933 al 1945”.
Il convegno si concluderà con il concerto del pianista triestino Pierpaolo Levi, che eseguirà le musiche di Aldo Finzi, Vittorio Rieti, Alberto Gentili-Tedeschi, Mario Castelnuovo Tedesco ed Emilio Russi.