Comics&Jews
Lucca, il fumetto fa sul serio

Lucca - folla in zona comicsOltre 210mila biglietti venduti nei primi tre giorni della manifestazione, i nuovi spazi integrati perfettamente nel sistema festival, padiglioni pieni, sale affollate e mostre che riscuotono l’apprezzamento e l’interesse dei visitatori. Nonostante non sia ancora chiusa, si può già dire che l’edizione 2015 di Lucca Comics and Games, uno dei maggiori appuntamenti internazionali dedicati a fumetto, animazione, giochi di ruolo e fantasy, è l’ennesimo successo. Sono ancora aumentati gli spazi, è vero, ma anche la scelta di mettere un tetto ai biglietti venduti è stata vincente, permettendo alle migliaia di persone accorse a Lucca di riuscire a visitare i padiglioni in maniera decisamente migliore rispetto agli scorsi anni. Era addirittura possibile avvicinarsi ai fumetti proposti dai tantissimi editori presenti nell’area comics, dove lunghe file segnalavano la presenza di autori di richiamo, che hanno firmato e disegnato centinaia se non migliaia di dediche. E il numero di novembre di Pagine Ebraiche con il dossier Comics&Jews, in distribuzione a cura dell’organizzazione di Lucca Comics, faceva capolino ovunque, alle mostre, nell’area Junior, al Family Palace, agli infopoint e nell’area stampa. Tra le centinaia di iniziative, due sono stati gli incontri organizzati dalla redazione, in una collaborazione sempre più stretta con la direzione dell’area Comics: la presentazione del dossier Comics & Jews al pubblico del festival ha mostrato una volta di più come le scelte della redazione sappiano anticipare grandi novità: come già successo altre volte negli scorsi anni, infatti, protagonista del dossier e dell’incontro è stato l’autore che poche ore dopo avrebbe vinto il premio principale della manifestazione, il Gran Guinigi. L’israeliano Asaf Hanuka, infatti, insieme a Boaz Lavie, sceneggiatore del suo ultimo lavoro, realizzato con il fratello Tomer e pubblicato da Bao, è stato protagonista di una intervista pubblica realizzata dalla redazione di Pagine Ebraiche con Emilio Varrà, anima di BilBOlBul, con lo storico del fumetto Giorgio Albertini e con Giovanni Russo, responsabile di Lucca Comics. “Jan Karski – Reporter dall’inferno”, invece, organizzato nella grande sala del Palazzo Ducale dedicata ai convegni più importanti, è stato l’incontro introdotto da Dario Dino-Guida, della direzione di Lucca Comics, che ha sottolineato il valore del giornale dell’ebraismo italiano e del suo dossier dedicato al rapporto fra fumetto e cultura ebraica, e l’importanza di raccontare in un graphic novel la storia di un personaggio tanto importante. Sono poi stati poi Marco Rizzo e Lelio Bonaccorsi, gli autori del fumetto pubblicato da Lizard, preceduti dall’introduzione storica di Luca Bernardini e dall’excursus di Giorgio Albertini sul rapporto fra fumetto e Shoah a interloquire con Riccardo Moni, curatore della mostra loro dedicata, che ha poi accompagnato i presenti in una visita guidata raccontando le scelte fatte e soprattutto la decisione di accompagnare alle tavole un percorso storico e didattico. Perché il fumetto è una cosa seria.

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(1 novembre 2015)