Informazione – International edition
Il trionfo delle matite di Israele

Schermata 2015-11-02 alle 14.25.27Racconta una settimana densa di eventi la nuova uscita di Pagine Ebraiche dedicata al pubblico internazionale. Il World Jewish Congress si è riunito a Roma per discutere dello stato dell’arte dell’ebraismo contemporaneo, nei giorni in cui è stata ricordata la promulgazione, cinquant’anni fa, dell’enciclica Nostra Aetate, momento fondamentale nella storia dei rapporti tra Chiesa cattolica ed ebraismo.
Ad aprire i lavori del Congresso anche il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna, che ha sottolineato come quello degli ebrei italiani rappresenti un esempio essenziale di completa integrazione nella società, mantenendo allo stesso tempo le proprie tradizioni. E a riscoprire la figura di un grande ebreo italiano, il maestro Samuel David Luzzatto (1800-1865) è stato un grande convegno a Padova che lo ha ricordato a 150 anni dalla scomparsa.
Si è chiusa con il trionfo delle matite di Israele la Lucca Comics & Games 2015, che ha visto assegnare al disegnatore Asaf Hanuka il prestigioso Gran Guinigi. Ancora una volta a essere premiato è stato un autore protagonista del dossier Comics & Jews di Pagine Ebraiche, che ogni anno si occupa di approfondire un rapporto, che ha radici profonde e continua a svilupparsi nel mondo del fumetto di oggi.
Il dossier è presentato al pubblico internazionale insieme al resto del nuovo numero del giornale dell’ebraismo italiano, che racconta le storie di molti eroi, della carta o realmente esistiti, come Diego De Henriquez, protagonisti dell’ultimo libro di Claudio Magris “Non luogo a procedere”.
“Le indecenti affermazioni antisemite e omofobe del presidente della Federcalcio italiana Carlo Tavecchio costituiscono un fatto gravissimo e un danno d’immagine immenso per la credibilità dello sport nazionale e delle sue istituzioni”. Così il presidente UCEI Gattegna ha reagito di fronte alle esternazioni del numero uno dello sport più amato al mondo, invitando chi di dovere a opportune riflessioni.
Primo Levi è il primo autore italiano la cui opera completa è stata tradotta in lingua inglese, come ricorda Daniela Gross nella sua rubrica Italics, un lavoro che ha richiesto 15 anni e una squadra di nove traduttori, guidati da Anne Goldstein, con la collaborazione del Centro internazionale Primo Levi.
Per la sezione Bechol Lashon, questa settimana in ebraico con il “Kol HaSefarim” firmato dalla docente dell’Università di Torino Sarah Kaminski, viene presentato “Musica e canto nella mistica ebraica” del musicologo Enrico Fubini (Giuntina).
“Uniformi” si intitola invece il Double Life da Tel Aviv di Daniela Fubini, che racconta le sue impressioni dalla piazza dove si è ricordato il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, a vent’anni dal suo assassinio: le uniformi dei movimenti giovanili dai tanti adolescenti presenti, che dopo poco si troveranno a vestire quella dell’esercito di difesa israeliano.
Nell’appuntamento con It Happened Tomorrow, Guido Vitale, direttore della redazione giornalistica UCEI cita il rav lord Jonathan Sacks. “D. ci ama come un genitore ama il figlio. Ma un genitore che davvero ama i propri figli, lascia loro spazio per sviluppare la propria identità. È lo spazio che creiamo l’uno per l’altro che permette all’amore di essere come la luce del sole per un fiore, e come non un albero per le piante che crescono sotto le sue radici. Il ruolo dell’amore, umano o Divino, è, come dice il delizioso verso del poeta irlandese John O’ Donohue, ‘benedire lo spazio tra noi’.”

Rossella Tercatin

(2 novembre 2015)