Pagine Ebraiche di novembre
Grandi pagine, misteri irrisolti
Un mese sul filo delle domande e degli enigmi. Personaggi ambigui e misteri irrisolti, ma anche grandi intellettuali raccontati da diversi punti di vista. Tra i protagonisti del numero di novembre di Pagine Ebraiche in distribuzione, lo scrittore e germanista Claudio Magris. Un confronto serrato dedicato al suo ultimo libro, Non luogo a procedere (Garzanti editore), tra le cui pagine si dipanano molti interrogativi intorno a Diego De Henriquez, collezionista triestino che raccolse centinaia reperti di guerra e trascrisse le iscrizioni ritrovate nella Risiera di San Sabba e sulla cui tragica morte non si smette di indagare. Su De Henriquez, i diari e le teorie del complotto intorno alla sua fine hanno poi lavorato lo storico Gustav René Hocke, il giallista Veit Heinichen e il colonnello in congedo Vincenzo Cerceo.
Primo Levi, di cui è in uscita uscita l’edizione americana dell’opera completa, è invece il protagonista dell’ultimo titanico lavoro del critico Marco Belpoliti. Il libro, intitolato Primo Levi. Di fronte e di profilo (Guanda editore) e incentrato su una visione prettamente letteraria dell’autore torinese, viene recensito da Alberto Cavaglion e Claudio Vercelli.
Gli eroi dei fumetti si muovono poi tra le pagine del dossier curato da Ada Treves “Comics & Jews”. Realizzato in occasione del Lucca Comics & Games, lo speciale di Pagine Ebraiche porta fortuna al festival del fumetto: dopo aver predetto la vittoria del premio Gran Guinigi a Walter Chendi e Rutu Modan, quest’anno il prestigioso riconoscimento è stato infatti assegnato all’israeliano Asaf Hanuka, protagonista del dossier e animatore a Lucca di un incontro organizzato proprio da Pagine Ebraiche. “Comics & Jews” mette in luce anche l’autore del fortunato Gatto del rabbino Joann Sfar che guadagna sempre più lettori entusiasti (non per ultimo lo stilista Karl Lagerfeld) e le illustrazioni di Saul Steinberg, vissuto tra Bucarest, Milano e Stati Uniti.
Eroina a suo modo e un’icona senza ombra di dubbio: è la Barbie, che apre sfrontata le pagine di cultura. Alla bambola più famosa del mondo, inventata 56 anni fa da Ruth Handler, ebrea di origini polacche, è dedicata la mostra Barbie-The icon ora al Mudec di Milano che ci viene presentata dal suo curatore Massimiliano Capella.
Dopo le ultime settimane di tensione Pagine Ebraiche riserva inoltre ampio spazio al Medio Oriente: il demografo Sergio Della Pergola condivide la sua analisi su quella che è stata definita la Terza Intifada o Intifada dei coltelli, oggetto del commento anche di Anna Momigliano. Lo storico Tom Segev stende un bilancio a vent’anni dall’assassinio del Primo ministro Itzhak Rabin e Gerald Steinberg condivide la sua battaglia sull’informazione bugiarda ai danni di Israele. Israele che nonostante il terrore non si ferma e continua ad investire sul progresso con iniziative come Go4Israel che punta a conquistare il mercato d’Oriente.
Guardando verso l’orizzonte arrivano buone notizie da Spagna e Portogallo dove è ufficialmente entrata in vigore la Legge del ritorno che prevede ai discendenti degli ebrei sefarditi cacciati nel 1492 di richiedere la cittadinanza. Il vicepresidente UCEI Giulio Disegni ci fa poi viaggiare in Grecia sulle tracce di una Memoria difficile e dolorosa. Si osservano l’orizzonte e le realtà circostanti anche attraverso lo studio del sociologo Enzo Campelli, che si interroga sui dati legati all’appartenenza religiosa di chi vive in Italia.
Numerose le notizie dall’Italia ebraica che aprono le prime pagine del giornale: dalle manifestazioni di Roma e Milano a sostegno d’Israele alla proposta di legge avanzata per far attribuire la medaglia d’oro al valore militare per la Brigata Ebraica che insieme ai movimenti della Resistenza liberò il Paese. La Camera dei deputati ha poi dato via libera al ddl sul reato di negazionismo che aspetta solo l’ultima tappa in Senato per entrare in vigore. Mentre alla Casina dei Vallati, sede provvisoria del Museo della Shoah di Roma, sono iniziate le prime attività legate alla Memoria. Fervono infine i preparativi per la commemorazione dei 500 anni del Ghetto di Venezia: un’occasione tutt’altro che festiva che porterà nuovi momenti di riflessione. A Cuneo riapre infine la preziosa biblioteca sugli ebrei del Piemonte realizzata in nome di Davide Cavaglion, grazie all’impegno di suo fratello Alberto.
Come ogni mese, spunti vari e interessanti arrivano dalle decine di collaboratori di Pagine Ebraiche: Sergio Minerbi riflette sulla dichiarazione Nostra Aetate a cinquant’anni di distanza, Annalisa Capristo racconta la figura e la dignità del musicista Erich Kleiber, David Bidussa interpreta L’impostore di Javier Cercas, Andrea Yaakov Lattes illustra i criteri su cui si fonda la formazione scolastica in Israele, paese sul cui futuro mette in guardia Francesco Moises Bassano. Claudio Vercelli spiega come sarà ridisegnata l’Europa dopo la crisi dei migranti e Aviram Levy si concentra sulla scoperta in Egitto di un nuovo giacimento di gas naturale. Scienza medica e Halakhah sono i temi su cui disserta rav Alberto Moshe Somekh mentre rav Gianfranco Di Segni ci presenta Berurià, la donna sapiente e il sofer Amedeo Spagnoletto confida il segreto dietro la longevità di un matrimonio.
Ci racconta infine il suo successo come nutrizionista dei campioni dello sport l’israeliano Lior Many e si conclude, come di consueto, in dolcezza con una notizia per i golosi: l’alta pasticceria francese è finalmente sbarcata a Tel Aviv.
Rachel Silvera twitter @rsilveramoked
(2 novembre 2015)