Antiche suggestioni. E impegni da rinnovare
Riportata alla luce nel 2009, la sinagoga di Magdala fu verosimilmente distrutta durante la rivolta anti-romana del 66-67 e costituisce ad oggi una testimonianza straordinaria e unica nel suo genere. Un bene prezioso, che parla la lingua millenaria di Israele e dei popoli che ne hanno condiviso i destini. A sei anni dal ritrovamento, uno dei protagonisti della sua tutela e conservazione ‐ il sacerdote americano Timothy Meehan ‐ è stato ospite di un evento organizzato a Bolzano dalla locale Associazione Amici di Israele. A confronto con padre Meehan, il rav Elia Richetti, già presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana; la presidente della Comunità ebraica meranese e consigliera UCEI Elisabetta Rossi Innerhofer; gli studiosi Loris Facinelli e Marcello Graiff.
Antiche suggestioni e impegni da rinnovare, in primis quello del dialogo, al centro della partecipata serata bolzanese. “Quand’è che una serata raggiunge il suo scopo? Quando ne usciamo arricchiti, più consapevoli. Esattamente quello che è successo in questa circostanza” afferma Innerhofer. Una serata di dialogo e di intenso confronto, salutata con apprezzamento anche dall’ambasciatore israeliano a Roma Naor Gilon.
(3 novembre 2015)