Tel Aviv – Identità ebraica, sfida aperta
Con lo sguardo alla luna

Roberto Della Rocca - Con lo sguardo alla luna COVER

La ricerca e costruzione di un percorso di vita ebraica, il rapporto tra allievo e maestro, il significato della storia e della Memoria.
Questi i temi più significativi toccati da “Con lo sguardo alla luna”, il nuovo libro del rav Roberto Della Rocca pubblicato da Giuntina. Dopo numerose presentazioni in giro per l’Italia, il volume sarà oggi protagonista all’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv.
Dopo i saluti dell’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò, che aprirà l’incontro (il cui inizio è previsto per le 18.30) a confrontarsi con l’autore sui principali argomenti relativi all’etica ebraica saranno i rabbini Roberto Arbib e Pierpaolo Pinhas Punturello, la psicologa Emilia Perroni, supervisore della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Università di Bar Ilan e lo studioso di filosofia e materie ebraiche Shmuel Wygoda, moderati dall’avvocato Renzo Ventura.

Roberto Della Rocca - Con lo sguardo alla luna COVERLa ricerca e costruzione di un percorso di vita ebraica, il rapporto tra allievo e maestro, il significato della storia e della Memoria.
Questi i temi più significativi toccati da Con lo sguardo alla luna, il nuovo libro del rav Roberto Della Rocca pubblicato da Giuntina. Dopo numerose presentazioni in giro per l’Italia, il volume sarà oggi protagonista all’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv.
Dopo i saluti dell’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò, che aprirà l’incontro (il cui inizio è previsto per le 18.30) a confrontarsi con l’autore sui principali argomenti relativi all’etica ebraica saranno i rabbini Roberto Arbib e Pierpaolo Pinhas Punturello, la psicologa Emilia Perroni, supervisore della Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Università di Bar Ilan e lo studioso di filosofia e materie ebraiche Shmuel Wygoda, moderati dall’avvocato Renzo Ventura.
“Mentre il libro stava per essere stampato – racconta rav della Rocca – volevo bloccare tutto perché avevo dimenticato il concetto più importante: dovevo specificare che gli ebrei uscirono dall’Egitto, non scapparono. Perché uscire sottintende una rielaborazione e sedimentazione del pensiero, una consapevolezza, scappare no. Gli ebrei, quando uscirono e si ritrovarono nel deserto, presero la strada più lunga; questo perché le scorciatoie sono un boomerang. Esattamente come avviene nel processo di ricerca della propria identità: non serve a nulla avere una identità prêt-à-porter, dobbiamo rifuggire chi ci tratta come una civiltà scomparsa o ci riduce al solo ruolo di vittime della Shoah cercando di relegarci. Dobbiamo evitare la retorica e le scorciatoie e rinnovarci. Come la luna”.

(3 novembre 2015)